Le batterie agli ioni di sodio sono il futuro per l'ambiente

Il mondo sta cercando di muoversi verso una direzione più verde che impatti il meno possibile sul nostro pianeta e su i suoi abitanti.

Il primo passo su cui si sta lavorando tantissimo è l’energia, soprattutto per quanto riguarda la mobilità.

L’inquinamento dei trasporti è tra i principali responsabili delle emissioni di anidride carbonica. Si stima infatti che solo in Europa il 71,7% dell’inquinamento proviene dalla circolazione stradale.

Negli ultimi anni, con l’avvento dell’elettrico e l’abbandono graduale dei combustibili fossili, sono state trovate delle alternative migliori che in qualche modo riescono a preservare almeno in parte l’ambiente.

Tra queste alternative abbiamo le batterie a ioni di litio e quelle a ioni di sodio. Inizialmente si utilizzavano solo le prime ma recentemente si è scoperto che le batterie al sodio impattano ancora di meno sull’ambiente.

Batterie a ioni di sodio, come fanno ad avere un impatto minimo sull’ambiente?

Secondo uno studio svedese condotto alla Chalmers University of Technology: ‘Siamo giunti alla conclusione che le batterie agli ioni di sodio sono nettamente superiori alle batterie agli ioni di litio in termini di impatto sulla scarsità di risorse minerali, ed equivalenti in termini di impatto climatico. A seconda dello scenario in cui si guarda, finiscono per generare tra i 60 e poco più di 100 chilogrammi di anidride carbonica equivalenti per kilowattora di capacità teorica, che è inferiore a quanto precedentemente riportato per questo tipo di batterie. È chiaramente una tecnologia promettente’

Ma qual è la principale differenza tra le due? Le batterie a ioni di sodio sono meno impattanti perché utilizzano sostanze che si rinnovano più facilmente e quindi non esiste il rischio di far fondo a delle risorse importanti. Le batterie infatti possono essere prodotte partendo da sostanze come il sale, lo zucchero e anche da scarti forestali.

 

 

 

 

 

 

 

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