OpenAi ha appena introdotto un nuovo sistema per scansionare la rete e rafforzare le capacità dei prossimi modelli di Chat GPT. Il prototipo si chiama “GPTBot” e i dati raccolti durante le sue scansioni serviranno a potenziare e a rendere più precisi i prossimi modelli linguistici basati su intelligenza artificiale.
GPTBot avrà come scopo l’analisi e la raccolta di dati accessibili a tutti, mirando particolarmente ad escludere il coinvolgimento di dati sensibili o la violazione delle politiche della società. Tuttavia i proprietari dei vari siti avranno l’opportunità di escludere la scansione per interi testi o per alcune parti specifiche.
OpenAI: GPT 5 è la vera novità
In seguito al rilascio di questo strumento è avvenuto un annuncio inaspettato da parte di OpenAI. Infatti l’azienda ha rilasciato nuove importanti dichiarazioni riguardo a GPT 5 che riguardano una libreria di informazioni gigantesca e una velocità incredibile. Tutto ciò sarà possibile grazie al contributo di GPTBot che lavorando sulla attuale versione darà un aiuto importante agli spviluppatori in vista della prossima.
Tuttavia, seppur l’annuncio ha suscitato entusiasmo tra gli appassionati di intelligenza artificiale, il CEO di Open Ai Sam Altman ha messo in guardia contro le aspettative. A detta di Altman lo sviluppo di GPT 5 si trova ancora in alto mare e non potrevo vedere il prodotto finale ancora per molto.
Per OpenAi però non va tutto a gonfie vele, infatti l’autorità di regolamentazione della privacy giapponese ha presentato un avviso ufficiale all’azienda per la raccolta di dati non autorizzata. Una situazione simile a quella successa in Italia dove il servizio fu addirittura bloccato a causa di alcune presunte violazioni della privacy.
Per non bastare la società è insieme a Microsoft per affrontare un’azione legale intentata da 16 querelanti che vorrebbero un risarcimento in seguito a delle violazioni riguardo alcune informazioni private.