Gran parte dei Paesi del mondo vogliono rendere noto agli altri quanto siano efficienti i propri supercomputer, inserendoli in gare di benchmarking standardizzate, dimostrando la maggior parte delle loro capacità ingegneristiche. La Cina al contrario è sempre voluta essere molto riservata in questo ambito, tranne questa volta, la Cina avrebbe infatti annunciato un nuovo supercomputer nazionale con specifiche mai viste prima.
Tutto questo utilizzando presunte CPU sviluppate internamente, cosa che non potrebbe essere possibile, causa le innumerevoli sanzioni imposte nei suoi confronti. Nonostante questo c’è anche un altro motivo per il quale se ne sta parlando tanto, si prevede che questo supercomputer possa raggiungere una potenza di calcolo che rasenta l’exascale (10¹⁸ operazioni IEEE 754 Double Precision al secondo).
La Cina annuncia il suo nuovo supercomputer, cosa sappiamo a riguardo
Il nuovo supercomputer si chiama Tianhe Xingyi, riferisce l’agenzia di stampa statale Xinhua, quest’ultimi affermano che hanno realizzato Xingyi con “architettura informatica domestica avanzata, processori multi-core ad alte prestazioni, reti di interconnessione ad alta velocità e archiviazione su larga scala”. Il comunicato inoltre dice che rispetto a Tianhe-2 (supercomputer cinese risalente al 2013), abbiano raddoppiato molti aspetti della sua performance.
La Cina annuncia il suo nuovo supercomputer, secondo quanto riferito da The Next Platform, questa nuova macchina dovrebbe essere dotata di processori MT3000, ma non esistono ancora dettagli su quanti ne siano stati utilizzati, quanti core offrano, e così via. Si ritiene che siano CPU Armv8 Phytium 2000+ multi-core e con l’architettura del processore Matrix 2000+ (MTP).
Nonostante tutte le sanzioni la Cina sembra ottenere sempre ottimi risultati, continua dunque la loro corsa per il primato informatico mondiale, Tianhe Xingyi si rivelerà sicuramente una risorsa fondamentale per riuscire nell’intento.