News

L’idrogeno è una valida alternativa?

L’accesissimo dibattito riguardante l’efficienza delle automobili elettriche a discapito delle auto a motore endotermico ha portato alla conclusione che per poter dire che i veicoli elettrici siano meno inquinanti e più efficienti delle loro controparti è necessario avere una produzione egualmente efficiente e a basso impatto ambientale di energia elettrica.

Considerando che nella maggior parte dei casi l’energia elettrica che serve ad alimentare i veicoli elettrici proviene in gran parte da fonti fossili molti studiosi, analisti e case produttrici hanno iniziato a pensare ad un modo di produrre energia elettrica per i veicoli in maniera più efficiente.

I problemi dell’elettrico convenzionale

Oltre al problema della produzione di energia elettrica per i suddetti veicoli essi hanno anche un grande svantaggio a livello di stoccaggio ovvero le batterie.

Le batterie di un veicolo elettrico sono generalmente batterie al litio, che tendono ad essere molto pesanti per non parlare del problema dovuto alla scarsità del litio nonchè alle sue modalità di estrazione.

I vantaggi del sistema ad idrogeno

La soluzione a cui sono arrivate molte case automobilistiche è quella di costruire dei motori elettrici i quali sono alimentati da generatori ad idrogeno, aggirando così i problemi dovuti alle batterie e ottenendo emissioni sulla carta bassissime.

il problema dell’idrogeno

Nonostante la soluzione ingegnosa, anche produrre “convenzionalmente” (ovvero attraverso il trattamento di gas naturali) idrogeno è inquinante, questo idrogeno è definito “idrogeno grigio“. Esiste tuttavia un metodo per ottenere idrogeno dall’acqua, l’elettrolisi.

l’elettrolisi consiste nel far attraversare l’acqua da una corrente a basso voltaggio, l’acqua libererà così ossigeno ed idrogeno gassoso. Purtroppo ad oggi, neanche l’idrogeno sembra essere una valida soluzione in quanto circa il 95% dell’idrogeno utilizzato è idrogeno grigio, il quale per motivi energetici è molto più semplice ed economico da produrre.

Condividi
Pubblicato da
Leonardo