Inizialmente, la presenza di streaming con nudità totale, però ha suscitato reazioni negative da parte degli utenti. In risposta a ciò, Twitch ha tempestivamente riveduto le regole, ma ciò non ha impedito ai creatori di contenuti di cercare vie alternative per presentare una forma di nudità più soft e sottile.
Una delle principali strategie adottate è stata quella di essere completamente nudi, ma con l’uso di barre nere strategicamente posizionate per coprire le parti più “sensibili” del corpo. Questa tecnica, sebbene tecnicamente rispetti le nuove regole, ha sollevato interrogativi sulla moralità dell’approccio e ha portato a una discussione più ampia sulla linea sottile tra creatività artistica e contenuti inappropriati.
Altri streamer, invece, hanno adottato una tattica ancora più subdola, indossando intimo senza spalline sotto le barre nere. Questo trucco visivo cerca di far sembrare che gli streamer siano completamente nudi, creando una sorta di illusione che sfida la censura di Twitch. Tale strategia, sebbene più sofisticata, ha sollevato ulteriori questioni etiche
sull’intenzionalità di ingannare il pubblico e sulla sostenibilità di tali pratiche nel lungo periodo.La risposta di Twitch a questo trend è stata l’assegnazione di ban temporanei, della durata di 24 ore, come segnalato da alcuni utenti. Questa forma di punizione risulta per alcuni streamer un’opzione sopportabile poiché subire un breve ban è meglio che rinunciare ai benefici derivanti da un aumento di pubblico, nuovi follower e donazioni ottenute sfruttando questo tipo di contenuti.
La domanda però che ora in molti si pongono è se Twitch deciderà di intensificare i provvedimenti a fronte di queste nuove strategie adottate dai creatori di contenuti o deciderà di continuare ad adottare questo genere di punizioni. D’altronde ogni guadagno degli streamer si traduce anche in guadagno per Twitch. C’è però il risvolto della medaglia. I contenuti di natura sessuale potrebbero anche danneggiare la reputazione della piattaforma, specialmente agli occhi degli investitori e delle aziende con accordi pubblicitari su Twitch. Si tratta di una situazione complessa che richiede un equilibrio delicato tra la tutela dell’immagine di Twitch, la soddisfazione degli utenti e la valorizzazione della creatività artistica.