In particolare, la notizia della cancellazione della serie fantasy “Tenebre e ossa” ha sorpreso molti, considerando la vasta popolarità dei romanzi Grishaverse di Leigh Bardugo su cui la serie era basata. “Tenebre e ossa” seguiva la storia di Alina Sarkoff, accompagnata dall’affascinante e tenebroso Generale Nero, Aleksander Kirigan, in un mondo fantasy ricco di magia e intrighi. La serie aveva attirato l’attenzione di una vasta fetta di pubblico e aveva persino generato un franchise di videogame ispirati alla trama. Eppure, nonostante il successo iniziale, la decisione di Netflix di interrompere la produzione dopo soli due anni ha sollevato domande sulla gestione delle serie e sull’approccio della piattaforma
agli adattamenti letterari.Oltre “Tenebre e ossa” un’altra cancellazione è quella relativa alla serie animata per adulti “Captain Fall”. Nonostante l’originale piano fosse quello di pubblicare 20 episodi distribuiti in due tranche, la scarsa attenzione del pubblico nella prima parte della serie ha portato alla decisione di interrompere il progetto, sollevando interrogativi sulla sostenibilità delle produzioni animate per adulti e sulla capacità di catturare l’interesse del pubblico.
Le altre tre serie cancellate che hanno acceso gli animi di utenti e appassionati sono: Glamorous, Agent Elvis, Farzaar. Tutte e tre le serie sono state cancellate dopo appena una stagione. La notizia della cancellazione di queste serie ha generato un dibattito acceso sulla strategia di cancellazione di Netflix e sulle implicazioni per il futuro delle produzioni originali.
Alcuni critici sostengono che la piattaforma dovrebbe dare più tempo alle serie per sviluppare il loro pubblico e che la cancellazione precoce potrebbe limitare la diversità di contenuti disponibili per gli spettatori. Altri, invece, ritengono che Netflix debba concentrarsi sulla qualità piuttosto che sulla quantità e prendere decisioni rapide per garantire il successo a lungo termine della piattaforma.