Tra i dati più interessanti emersi dalla ricerca, spiccano le informazioni sui modelli con le emissioni di radiazioni più elevate. Motorola Edge 30 Pro, Xiaomi 13 Pro e OnePlus 11 Pro sono stati identificati come i dispositivi con la presenza più significativa di radiazioni. Questa scoperta solleva preoccupazioni legittime riguardo all’impatto potenziale di tali dispositivi sulla salute degli utenti.
Un aspetto intrigante emerso dall’analisi è l‘assenza di una correlazione significativa tra i valori SAR (Specific Absorption Rate) e il prezzo medio dei dispositivi. In altre parole, dispositivi con valori SAR più alti non sono necessariamente associati a prezzi più elevati sul mercato degli smartphone. Questo dato potrebbe sfidare alcune aspettative comuni tra i consumatori. In più, sottolinea l’importanza di approfondire la conoscenza
degli aspetti tecnici e dei rischi associati agli smartphone.Inoltre, è stato osservato che i dispositivi con valori SAR più bassi tendono generalmente ad essere più economici e meno popolari sul mercato. Questo può essere interpretato come un incoraggiamento per i consumatori ad esplorare opzioni meno conosciute ma più sicure dal punto di vista delle radiazioni.
Per offrire una panoramica più completa, Imcoresearch ha anche evidenziato i dispositivi con le emissioni di radiazioni più basse. ZTE Blade V10, Samsung Galaxy Note 10, LG G7 ThinQ e Huawei P30 sono stati identificati come i dispositivi che emettono radiazioni in misura significativamente inferiore rispetto agli altri modelli analizzati.
I risultati di questa ricerca forniscono agli utenti informazioni preziose per prendere decisioni consapevoli sull’acquisto di smartphone, considerando non solo le caratteristiche tecniche e il design, ma anche l’impatto potenziale sulla salute derivante dalle radiazioni. La consapevolezza di tali aspetti è essenziale per promuovere un utilizzo responsabile della tecnologia e per incentivare lo sviluppo di dispositivi sempre più sicuri per la salute degli utenti.