Dopo diversi slittamenti, il Raspberry Pi 5 è stato rilasciato al pubblico questo ottobre. Con il tempo sono stati svolti diversi Benchmark dimostrando come la nuova scheda sia più potente, rispetto alla precedente, ma comunque non perfetta.
Il Raspberry Pi è una scheda single-board computer, o SBC, creata dalla Raspberry Pi Foundation. Nonostante sia grande quanto una carta di credito è un computer a tutti gli effetti. Come qualsiasi altro computer, posside un Processore, memoria RAM, porte USB, Ethernet e HDMI. La particolarità sono i pin GPIO, che possono essere usati per ottenere dati e controllare i sensori di vario tipo che vi sono collegati. Permettono quindi al Raspberry Pi di essere utilizzato per una vasta gamma di progetti, relativi soprattutto alla automazione o server domestici.
Dal suo primo debutto nel 2012, siamo arrivati alla quinta revisione della scheda. Ad un primo sguardo si può notare come, pur mantenendo la stessa dimensione dei vecchi modelli, la disposizione delle porte sia diversa, rendendo incompatibile qualsiasi accessorio del Raspberry Pi 4. Vengono infatti invertite la porta Ethernet e la porta USB, tornando alla loro disposizione originale, come le trovevamo nel Raspberry Pi 3 e precedenti. Successivamente, salta all’occhio il nuovo chip RP1
, utilizzato proprio per la gestione di queste porte. Mentre viene sacrificata l’opzione da 2GB di RAM, viene introdotta un’interfaccia PCIe, che consente di collegare un SSD M.2 come unità di massa. La novità principale è il nuovo processore Arm Cortex A76, con 4 core e una frequenza di 2.4GHz, che dovrebbe essere fino a tre volte più veloce della generazione precedente.Sulla carta il Raspberry Pi 5 è tra le 2-3 volte più veloce del suo predecessore. In pratica è veloce 2 volte in meno rispetto all’Apple M1 ed è molto più veloce nella compilazione di codice C++ rispetto al Pi 4. Questo aumento nelle prestazioni ha tuttavia un costo, sia nel prezzo che nelle temperature. Il modello con 4GB di RAM costa 70€, mentre il modello con 8GB sta sui 90€ presso i rivenditori ufficiali. Senza alcun dissipatore, il Raspberry Pi 5 sfora la media degli 85°C raggiungendo picchi di 89°C. Temperature ben più basse se invece si utilizza un dissipatore, avendo una media di 56°C sotto sforzo, evitando così il Thermal Throttling.