Doug Cockle, il noto doppiatore di Geralt nei videogiochi di The Witcher, ha contribuito al dibattito in corso sui rischi legati all’Intelligenza Artificiale. In un’intervista con IGN.com, Cockle si è dichiarato aperto all’uso dell’IA nello sviluppo dei videogiochi, ma ha sollevato alcune preoccupazioni riguardo ai suoi possibili utilizzi impropri.
L’interprete di Geralt ha sottolineato che l’impiego dell’IA nello sviluppo dei videogiochi sembra inevitabile. Al contempo, però, ha espressamente dichiarato che non si è ancora certi al 100% di cosa significhi utilizzare l’IA in un contesto così ampio. Cockle ha evidenziato l’attuale utilizzo dell’IA, ad esempio nelle voci di sottofondo dei personaggi non giocanti (PNG) in giochi open world.
Il doppiatore ha espresso preoccupazione per il fatto che tali voci, se generate dall’IA, non appartengano più a esseri umani reali. Ciò potrebbe portare alla perdita della voce di un doppiatore umano, il cui timbro vocale viene digitalizzato e inserito in un database per essere utilizzato in modo flessibile dagli sviluppatori.
Clockle ha sollevato questioni etiche su queste pratiche, affermando che c’è qualcosa di non etico nel processo. Ha sottolineato che in situazioni come queste, l’IA mostra i suoi lati più pericolosi
, in particolare per la potenziale perdita di posti di lavoro e l’utilizzo non rispettoso di tale tecnologia. Il doppiatore ha anche messo in evidenza il rischio di creare notizie false e di manipolare opinioni usando voci e volti generati artificialmente. Ancora una volta il problema non sta nell’intelligenza artificiale in sé, ma nel modo in cui viene gestita.Il dibattito sulle possibili implicazioni dell’IA nei diversi settori è più acceso che mai. Come ha dichiarato lo stesso doppiatore, è praticamente inevitabile che essa vada a creare delle conseguenze. Che siano positive o negative, a pagarne sono i lavoratori minori. La medesima questione legata al doppiaggio è stata già resa nota pochi giorni fa grazie al possibile impiego all’interno di GTA 6. La società ha spiegato come questa tecnologia sia favorevole per i costi e per i tempi di produzione, mentre i doppiatori (dei personaggi secondari) hanno espresso le loro preoccupazioni e i loro timori per il futuro del loro ruolo all’interno dell’industria.