Recentemente, a Milano, numerosi automobilisti hanno fatto esperienza di questa ingannevole pratica. Tuttavia, esiste la possibilità di proteggersi da tali imbrogli, purché si presti attenzione a dettagli cruciali e si adotti una sana dose di scetticismo nei confronti delle notifiche di contravvenzione apparentemente legittime. A inizio dicembre, la Polizia milanese ha diramato un comunicato ufficiale per avvertire i cittadini di questa truffa, che ha avuto origine inizialmente a Vico Equense, in Campania, per poi diffondersi anche a Napoli.
Le false multe si presentano come avvisi ufficiali di violazione del Codice della Strada e possono ingannare anche gli automobilisti più attenti. Infatti, queste fantomatiche multe mostrano il logo del Comune, l’indirizzo corretto del Municipio e citano l’articolo specifico del codice violato. Ad esempio, la truffa potrebbe riguardare un presunto “parcheggio errato”
con riferimento all’articolo 157.La somma richiesta nelle false multe è spesso un indicatore chiave della loro illegittimità. I truffatori, nel tentativo di rendere più allettante il pagamento, richiedono importi inferiori rispetto alle legittime sanzioni per violazioni stradali e offrono sconti incredibili. Ad esempio, una multa per parcheggio errato varia da 42 a 173 euro, ma le false multe a Milano indicavano un importo di 25 euro. Inoltre, per spingere gli automobilisti a versare immediatamente l’importo, i truffatori pubblicizzavano uno sconto del 50% se il pagamento veniva effettuato entro 2 giorni. In realtà lo sconto legittimo è del 30% con un termine di pagamento di 5 giorni.
Riconoscere queste discrepanze è fondamentale per sospettare della legittimità della multa ed evitare pagamenti non dovuti. Inoltre, è sempre consigliato segnalare tempestivamente tali situazioni alla polizia locale per un’indagine più approfondita. Verificare l’IBAN riportato sulla multa e confrontarlo con quello ufficiale dei vigili urbani o del Comune può essere un altro passo importante per confermare l’autenticità della contravvenzione. In questo modo, gli automobilisti possono difendersi da questa truffa diffusa. Inoltre, in questo modo si può contribuire a smascherare coloro che cercano di sfruttare ingiustamente il sistema di sanzioni stradali.