Oramai da qualche ora è stato rilasciata la notizia di questo nuovo aiutante nell’arma dei carabinieri, un innovazione scientifica e tecnologica che porterà innumerevoli vantaggi per quanto riguarda l’ambito sicurezza e in ambito di operazioni anti sabotaggio.
Si chiama “Saetta” e sarà utilizzato per le operazioni più pericolose per evitare di mettere in pericolo la vita degli agenti. Verrà usato per portare ordigni o petardi inesplosi, inoltre è in grado di mappare luoghi tramite un rilevamento laser. In aggiunta “Saetta” riesce a rilevare tracce di sostanze esplosive e di agenti chimici e quindi avvertire gli agenti di tale presenza.
Importante sottolineare che “Saetta” potrà rifornire equipaggiamenti di forze militari impossibiltate a muoversi, quindi risulterà molto utile nelle operazioni più importanti.Ma la cosa più importante è che verrà comandato a distanza tramite un tablet o un qualsiasi dispositivo collegato al robot.
Ovviamente “Saetta” non è stato creato con l’intento di sostituire personale cinofilo o risorse umane. È stato realizzato con lo scopo di ridurre i rischi di questi ultimi. Ovviamente un robot non potrà svolgere operazioni nello stesso modo in cui lo può fare un personale umano, ma le potrà svolgere in modo più sicuro.
Come detto in precedenza, un tablet sarà in grado di comandare “Saetta” fino ad una distanza di 150 metri. Ciò comporta il poterlo usare in zone rischiose per l’essere umano e per le unità cinofile. Con l’ausilio del cane robot ci saranno sicuramente meno rischi per il personale che si potrà concentrare su altre attività.
Per riassumere quanto detto finora, possiamo affermare che quest’invenzione, nei prossimi anni, porterà vantaggi non indifferenti in ambito sicurezza.