La transizione al digitale televisivo terrestre di seconda generazione, noto come DVB-T2, è al centro di un dibattito tra la Rai e Aeranti-Corallo, l’associazione delle emittenti televisive e radio locali. Mentre la Rai propone un ritardo nella processo per garantire la copertura degli eventi sportivi imminenti, Aeranti-Corallo sottolinea l’urgenza di adottare il DVB-T2 per migliorare la qualità delle trasmissioni.
Durante un’audizione in Commissione di Vigilanza Rai, è emersa la richiesta della Rai di posticipare il passaggio al DVB-T2. La motivazione dietro questa richiesta è la necessità di assicurare una copertura ottimale per gli imminenti eventi sportivi di rilevanza nazionale e internazionale.
Dibattiti tra Rai ed emittenti locali, chi la spunterà?
Aeranti-Corallo, rappresentante delle emittenti locali, non condivide la posizione della Rai. L’associazione sostiene che è essenziale avviare rapidamente la transizione al DVB-T2 per superare le limitazioni della tecnologia attuale (DVB-T) e fornire alle emittenti locali spazi radioelettrici sufficienti per trasmissioni di alta qualità, incluso l’HD.
Mentre la Rai vede gli imminenti eventi sportivi come motivo per posticipare la transizione, Aeranti-Corallo suggerisce che proprio questi eventi potrebbero accelerare il processo di adozione del DVB-T2, offrendo alle emittenti locali capacità trasmissive migliori in tempo per gli Europei di Calcio e le Olimpiadi. Il presidente di Aeranti-Corallo, Marco Rossignoli, ha ribadito la richiesta di completare l’intero processo di transizione entro il 2024. La divergenza di opinioni tra la società e le emittenti locali evidenzia le sfide e le diverse prospettive riguardo al passaggio al DVB-T2.
Il confronto tra la Rai e Aeranti-Corallo riflette la complessità della transizione e la necessità di bilanciare le esigenze di copertura degli eventi sportivi con l’adozione di tecnologie avanzate per migliorare la qualità delle trasmissioni televisive locali. Resta da vedere come questa disputa influenzerà la roadmap della transizione e il futuro del panorama televisivo italiano.