Le monete più rare in Europa risalgono all’anno 1999, quando i primi Paesi cominciarono a coniare le monete in previsione dell’introduzione dell’euro nel 2002. Alcune di queste monete sono ormai scomparse, mentre in alcuni Stati, come Belgio, Francia, Finlandia, Spagna e Olanda, sono ancora in circolazione.
L’Italia, con la sua moneta da 1 euro che raffigura l’uomo vitruviano, rappresenta uno degli esemplari più rari nei pezzi coniati nel 2004 e nel 2005 per la prima serie, e nel 2018, 2019 e 2020 per la seconda serie. Sul web è possibile trovare anche monete italiane con errori di conio.
La Grecia si distingue per una moneta da 1 euro con l’immagine di una civetta sulla facciata posteriore, monete vengono vendute a prezzi elevati. Le monete emesse dal 2012 in poi in tutta Europa sono particolarmente rare, con una tiratura non superiore a 32.500 pezzi all’anno
, e alcune di esse sono state coniate in quantità ancora più limitate.Le monete spagnole da 1 euro, soprattutto quelle degli ultimi anni, sono tra le più ricercate, con il volto di re Juan Carlos nelle prime serie e quello dell’attuale sovrano, re Felipe VI, nelle successive. Alcune di queste monete, che presentano errori di conio possono arrivando anche ad un valore di 1000 euro.
Anche le versioni più recenti delle monete tedesche da 1 euro, con l’aquila stilizzata come simbolo nazionale, sono considerate rare, soprattutto quelle dalla serie del 2008 in poi, che superano anche i 500 euro.
La moneta da 1 euro portoghese presenta un’immagine simile a molte altre, ma la facciata posteriore raffigura il sigillo reale portoghese datato 1144, circondato da stemmi araldici e castelli. Le prime serie sono comuni, ma quelle del 2012 e 2013, con tiratura limitata, sono più rare. Anche in questo caso, errori di conio possono aumentare notevolmente il valore delle monete.
Le monete di Città del Vaticano sono particolarmente introvabili. Le più rare sono quelle della seconda edizione, anno 2005, che commemorano la morte di Papa Giovanni Paolo II. Altre serie recenti includono quelle risalenti all’inizio del millennio con Papa Wojtyla e quelle più recenti con Papa Francesco.