Il 2023 è stato notevolmente caratterizzato da progressi significativi in svariati settori scientifici. Con l’anno che si avvicina alla sua conclusione, la rivista Science ha stilato la sua classifica annuale delle scoperte scientifiche più rilevanti, coprendo una vasta gamma di ambiti.
La ricerca nella medicina
La rivista sottolinea il ruolo di spicco dei farmaci contro l’obesità nel corso del 2023. In particolare, il semaglutide, un capostipite di questa classe, ha dimostrato non solo di favorire la perdita di peso, ma anche di ridurre il rischio di complicazioni legate all’obesità, come infarti e ictus. Tuttavia, si sottolineano anche gli ostacoli legati agli effetti collaterali e alla disponibilità di tali farmaci.
Un’altra pietra miliare è rappresentata dall’introduzione di un nuovo vaccino contro la malaria, chiamato R21/Matrix-M. Con un’efficacia del 75%, il doppio rispetto ai vaccini precedenti, offre una speranza significativa nella lotta contro questa malattia che continua a mietere molte vittime, soprattutto tra i bambini. Nel campo della ricerca medica, l’attenzione si è concentrata anche sui nuovi trattamenti per l’Alzheimer, come lecanemab e docanemab, basati su anticorpi monoclonali.
Archeologia, tecnologia e astronomia: le scoperte
Dal punto di vista archeologico, invece, il 2023 ha visto la conferma dell’antichità delle impronte umane nel White Sands National Park, in Nuovo Messico, risalenti a circa 21.000 anni fa. Questo ha ridefinito la comprensione dell’insediamento umano in Nord America durante l’ultimo massimo glaciale. Nel campo dell’informatica, quest’anno ha segnato un passo avanti nell’utilizzo dell’intelligenza artificiale per le previsioni meteorologiche, con sistemi come GraphCast di Google che imparano dai dati raccolti nel corso dei decenni, promettendo previsioni più precise.
Un’altra innovazione è rappresentata dall’avanzata dei computer exascale, con l’utilizzo di Frontier, la macchina da record dell’Oak Ridge National Laboratory, che apre nuove possibilità nella ricerca scientifica, dalla scienza dei materiali alle simulazioni climatiche. Passando alle scoperte legate allo spazio, le onde gravitazionali sono rimaste al centro dell’attenzione, con la scoperta di un “coro” di onde gravitazionali da parte del North American Nanohertz Observatory for Gravitational Waves (NANOGrav). I segnali radio provenienti da stelle pulsar hanno individuato questi rumori, offrendo nuove prospettive nella comprensione di questi fenomeni.
La rivista Science ha poi evidenziato l’interesse crescente per l’idrogeno naturale sottoterra come fonte pulita di energia. Gli sforzi per sfruttare questa risorsa includono programmi come quello del Dipartimento di energia statunitense per l’estrazione. Il 2023 ha rappresentato un anno di significative progressi scientifici, spaziando dalle scoperte mediche all’archeologia, dall’intelligenza artificiale alla computazione esascale, sottolineando il costante impegno della comunità scientifica nella ricerca e nell’innovazione.