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WhatsApp: il trucco infallibile per proteggere l’account dagli hacker

WhatsApp, essendo un’applicazione cruciale per la comunicazione quotidiana, trasmette una vasta gamma di informazioni, rendendo la sicurezza e la privacy priorità fondamentali. La paura di account rubati è una realtà con cui molti utenti si confrontano regolarmente. Per affrontare questa sfida, WhatsApp ha introdotto un nuovo sistema di sicurezza chiamato Passkey, focalizzato sull’accesso tramite impronta digitale.

L’obiettivo della Passkey è rendere estremamente difficile per gli hacker rubare account e dati personali sensibili. Con questo trucco, il rischio di furto di identità dovrebbe notevolmente diminuire. Questa tipologia di sblocco si basa, come detto, sull’utilizzo dell’impronta digitale per accedere all’applicazione, fornendo un livello aggiuntivo di protezione.

Attivazione della Passkey su WhatsApp e vantaggi

Il processo di attivazione di questa funzione coinvolge la navigazione nelle impostazioni dell’account all’interno dell’app WhatsApp. Gli possono impostare la Passkey tramite codice, impronta o anche riconoscimento facciale, e una volta attivata, verrà richiesto il metodo scelto ogni volta che si vorrà aprire l’app. Mentre i codici di accesso tradizionali sono più vulnerabili a tentativi di hacking, l’utilizzo della Passkey rende notevolmente più complesso per gli hacker aggirare la sicurezza. Il suo obiettivo principale è infatti combattere contro i tentativi di phishing, ma è funzionante, almeno se si sceglie l’opzione del codice personale, solo se quest’ultimo non viene condiviso con nessuno

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 La Passkey tramite impronta digitale rappresenta un passo avanti significativo nella protezione degli account e nella prevenzione di accessi non autorizzati. Questa iniziativa sottolinea l’impegno continuo di WhatsApp nel migliorare la sicurezza degli utenti e nel fornire strumenti avanzati per proteggere le informazioni personali. Il Team di sviluppo, come molti sanno, è sempre a lavoro per offrire agli utenti la miglior esperienza possibile, soprattutto dal punto di vista della privacy. Già prima, infatti, WhatsApp era famosa per l’utilizzo della crittografia end-to-end.

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Pubblicato da
Rossella Vitale