Gli smartphone e l’intelligenza artificiale (IA) stanno convergendo in un’evoluzione significativa che promette di trasformare radicalmente l’esperienza degli utenti. Le loro applicazioni stanno sempre più integrando funzionalità basate sull’IA per migliorare l’efficienza e la personalizzazione. Dalle app di fotocamera che utilizzano l’IA alle app di assistenza virtuale che apprendono e rispondono alle esigenze degli utenti, questa tecnologia sta diventando parte integrante delle esperienze quotidiane.
Le funzionalità fotografiche degli smartphone, ad esempio, sono notevolmente migliorate. L’IA, grazie alle opzioni di ottimizzazione o di riconoscimento di oggetti o persone, consente agli utenti di catturare e condividere momenti in modo più creativo e coinvolgente. Tramite l’apprendimento automatico, poi, gli smartphone possono finalmente adattare la propria interfaccia utente in base alle abitudini e alle preferenze del “proprietario”. In tal modo si ha un’esperienza più personalizzata e intuitiva dell’utilizzo del dispositivo. Altro aspetto importante riguarda la sicurezza: l’intelligenza artificiale consente infatti di raggiungere un livello di privacy avanzato.
Smartphone GenAI: il futuro
L’intersezione tra smartphone e intelligenza artificiale sta ridefinendo la nostra relazione con la tecnologia, rendendo gli smartphone non solo strumenti di comunicazione, ma veri e propri assistenti intelligenti personali. Nel triennio dal 2024 al 2027, secondo gli esperti, assisteremo all’introduzione di oltre 1 miliardo di dispositivi mobili sul mercato, tutti dotati di IA generativa simile a quella di ChatGPT. Questa proiezione proviene da Counterpoint Research, che anticipa una distribuzione di oltre 100 milioni di unità di dispositivi GenAI già nel 2024, con un tasso di crescita annuale dell’83%, arrivando a toccare i 522 milioni nel 2027.
Definiti come dispositivi che sfruttano l’intelligenza artificiale generativa per creare contenuti originali, gli smartphone GenAI rappresentano un passo avanti rispetto ai modelli attuali, capaci solo di risposte pre-programmate o di attività predefinite. Questi sono invece progettati per creare contenuti personalizzati, immagini straordinarie e fornire traduzioni in tempo reale, insieme a assistenti digitali più intelligenti dotati di consigli e stili di conversazione non predefiniti.
Per gli analisti di Counterpoint, Samsung e Qualcomm, tali modelli guideranno inizialmente questo settore in espansione. Peter Richardson, ricercatore di Counterpoint, sottolinea anche che nella nuova era tecnologica che stiamo vivendo saranno gli smartphone ad adattarsi a noi e non il contrario. Questa affermazione anticipa un cambiamento significativo verso un’interazione interconnessa tra gli utenti e i loro dispositivi mobili.