Il primo Natale nello spazio, risale al 1968 con l’equipaggio dell’Apollo 8 composto da Frank Borman, Jim Lovell e Bill Anders. In quell’occasione, oltre a gustare prelibatezze insolite per la loro dieta spaziale, come tacchino ripieno, hanno anche trovato regali nei loro contenitori di cibo. Questa inaspettata sorpresa ha segnato l’inizio di una tradizione spaziale natalizia.
Nel 1973, a bordo della Skylab 4, l’equipaggio composto da Gerald Carr, William Pogue ed Edward Gibson ha portato avanti la tradizione creando un albero di Natale con le lattine dei loro alimenti in scatola. Un gesto che ha dimostrato come gli astronauti, pur essendo lontani da casa, cercassero di creare un ambiente festoso e caloroso anche nello Spazio.
Con il passare degli anni, la celebrazione delle festività nello spazio è diventata sempre più sofisticata. Gli astronauti possono ora addobbare la Stazione Spaziale Internazionale
(ISS) con alberi di Natale e festoni, simili a quelli terrestri. Le immagini della nostra Samantha Cristoforetti indossare il tipico cappello di Natale durante la sua permanenza sulla ISS nel 2014 testimoniano questa tradizione festosa.Inoltre, gli astronauti a bordo della ISS possono ora gustare un menu appositamente preparato per le festività, che richiama i pasti tradizionali dei loro Paesi d’origine. Inoltre, come noi sulla Terra, ricevono regali di Natale inviati tramite le missioni di rifornimento precedenti alle vacanze. La possibilità di guardare film natalizi su schermi digitali contribuisce a creare un’atmosfera familiare.
Ovviamente, ci sono notevoli differenze rispetto alle celebrazioni terrestri. Ad esempio, l’assenza di alcolici a bordo e l’impossibilità di utilizzare coltelli e sedie durante il cenone rappresentano sfide uniche. Gli astronauti si adattano a queste limitazioni, creando un ambiente di festa senza compromettere la sicurezza e la funzionalità della stazione spaziale.
Nonostante le differenze, il Natale nello spazio è diventato una tradizione consolidata che mira a far sentire gli astronauti “a casa” durante le festività. A quasi 250 miglia sopra la Terra, questi uomini e donne coraggiosi condividono momenti di gioia e connessione umana, dimostrando che lo spirito natalizio può superare le barriere terrestri e spaziare anche nel vuoto dello spazio cosmico.