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L’hash rate di BTC registra una crescita e raggiunge il suo massimo

Il settore del mining ha recentemente vissuto un momento storico con il raggiungimento di un nuovo massimo storico nell’hash rate di Bitcoin durante il Natale del 2023. Questo picco, che ha toccato i 544 exahash al secondo (EH/s), ha rappresentato un notevole aumento del 130% rispetto ai livelli di gennaio, quando si attestava a 253 EH/s. Questa crescita ha coinciso con un aumento significativo del prezzo di Bitcoin, che ha registrato un aumento superiore al 150% nel corso dell’anno.

L’aumento dell’hash rate e le sue sfide

Nonostante la prima impressione possa essere positiva, l’aumento dell’hash rate ha portato con sé sfide tecniche e operative per i minatori di Bitcoin. Attualmente, il prezzo dell’hash si mantiene a 0,09 dollari per terahash al secondo al giorno, mostrando una diminuzione rispetto al picco di 0,136 dollari registrato il 17 dicembre. Questa diminuzione della redditività è attribuibile principalmente alla pressione sulle commissioni nelle mempool di Bitcoin e all’accumulo di transazioni non confermate, che generano costi più elevati.

La congestione persistente delle mempool diventa una preoccupazione significativa per la scalabilità della rete, e affrontare queste sfide diventa imperativo per garantire la robustezza della rete Bitcoin. Gli esperti però ritengono che la rete rimanga resiliente nonostante la congestione prolungata. La crescita dell’hash rate, sebbene possa aggravare le sfide, indica una maggiore sicurezza della rete, prospettando un possibile trend rialzista per il prezzo di BTC.

Durante il corso del 2023, i miner di Bitcoin hanno registrato un fatturato medio giornaliero di 2 milioni di dollari, con entrate giornaliere combinate da ricompense di blocco e commissioni di transazione che hanno raggiunto un picco di 64 milioni di dollari a dicembre, segnando un aumento del 400% rispetto all’inizio dell’anno. Questi dati indicano profitti sostanziali nel quarto trimestre del 2023.

Il progetto Bitcoin Minetrix (BTCMTX)

In questo contesto, emerge Bitcoin Minetrix (BTCMTX), un progetto che ha attirato l’attenzione degli investitori di Bitcoin con la sua fase di prevendita del token. La prevendita ha superato le aspettative, raccogliendo oltre 6.5 milioni di dollari e riflettendo la crescente fiducia degli investitori nel progetto e nel settore del mining. Bitcoin Minetrix propone una piattaforma di cloud mining tokenizzata basata sulla crypto presale BTCMTX, offrendo un’alternativa rivoluzionaria all’estrazione tradizionale di Bitcoin.

Il progetto si distingue per il meccanismo “Stake-to-Mine”, che consente agli utenti di guadagnare crediti di mining bloccando i loro token BTCMTX. Questo elimina la necessità di hardware costoso, democratizzando l’estrazione di Bitcoin e rendendola accessibile a un pubblico più ampio. Oltre all’accessibilità, Bitcoin Minetrix si impegna per la sostenibilità e l’efficienza energetica, utilizzando un algoritmo di estrazione più efficiente rispetto ad altri sistemi di cloud mining.

Con la fase di prevendita in corso, l’acquisto di BTCMTX a un prezzo vantaggioso offre un’opportunità di investimento interessante. Attualmente quotato a 0,0125 dollari, il token potrebbe rivoluzionare l’industria del mining di Bitcoin. Gli investitori possono beneficiare anche dei rendimenti passivi attraverso il meccanismo di staking, con un rendimento APY molto interessante.

Il successo iniziale di Bitcoin Minetrix, il suo approccio innovativo al mining e l’impegno per la sostenibilità lo rendono un’opportunità d’investimento notevole nel panorama delle criptovalute. La crescita del settore del mining potrebbe aumentare l’attenzione su progetti simili, considerando anche il finanziamento iniziale di oltre 6.5 milioni di dollari. Inoltre, con la crescita di Bitcoin dovuta agli ETF spot e all’halving, la dinamica “stake to mine” potrebbe generare una maggiore domanda su BTCMTX, posizionandolo come uno strumento essenziale nel panorama del mining di Bitcoin. Pertanto, la crypto presale BTCMTX è sicuramente uno dei token da tenere d’occhio nel 2024.

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Pubblicato da
Margareth Galletta