L’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (AGCOM) ha inflitto una sanzione pecuniaria di oltre 250.000 euro a TIM a causa del cosiddetto “Giga di scorta”. Questo meccanismo, precedentemente applicato in modo automatico, forniva agli utenti fino a 1 Giga a un costo aggiuntivo al termine del bundle di traffico dati incluso nelle offerte mobili dell’operatore. La violazione è stata rivelata attraverso la delibera 308/23/CONS pubblicata il 27 dicembre 2023.
Il “Giga di scorta” di TIM prevedeva che i clienti pagassero 1,90 euro ogni 200 Mega consumati, fino a un massimo di 9,50 euro per un totale di 1 Giga. Una volta esaurito il traffico dati aggiuntivo, la navigazione Internet veniva bloccata fino alla successiva disponibilità. Secondo l’AGCOM, TIM ha violato l’Articolo 98 quater decies del Codice delle Comunicazioni, combinato con l’Articolo 2, comma 2, della delibera 326/10/CONS. La violazione consisteva nel fatto che TIM non permetteva ai clienti di fornire indicazioni scritte diverse per continuare la navigazione senza ulteriori addebiti una volta esauriti i Giga inclusi. TIM ha risposto a questa contestazione affermando che il “Giga di scorta” è una componente inclusa nell’offerta sottoscritta. Dunque, i clienti sono ben informati sulla sua presenza durante l’attivazione dell’offerta.
TIM multata dall’AGCOM
Nella sua difesa, TIM ha contestato la violazione dei termini di notifica. Ha, inoltre, sottolineato che il Giga di scorta è una caratteristica nota e accettata dai clienti al momento della sottoscrizione dell’offerta. L’AGCOM ha però respinto queste difese, sostenendo che il cliente dovrebbe avere la possibilità di manifestare una diversa indicazione in modo tracciabile rispetto a quanto stabilito dall’operatore.
Per questo TIM ha intrapreso iniziative per attenuare gli effetti della condotta contestata. Infatti, l’operatore ha eliminato il Giga di scorta per le nuove attivazioni di alcune offerte. Inoltre, ha pianificato di estendere questa rimozione ad altre offerte nel 2024. Inoltre, ha introdotto una nuova modalità di consenso esplicito per i clienti esistenti con offerte attive che prevedono il Giga di scorta.
Nonostante queste azioni correttive, l’AGCOM ha deciso di comminare una sanzione amministrativa pecuniaria a TIM. La sanzione è stata determinata in misura di una volta e mezzo il minimo edittale, ammontando a 255.000 euro. L’AGCOM ha ritenuto che, nonostante le iniziative correttive, fosse necessario applicare una sanzione in considerazione della violazione delle normative relative al traffico extra-soglia.