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Sanzione TIM, i clienti del colosso telefonico ottengono il rimborso!

Esame delle prospettive future per il settore delle telecomunicazioni in seguito alla multa e alle modifiche apportate da TIM

L’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (AGCOM) ha recentemente inflitto una multa di 255 mila euro a TIM, uno dei principali operatori di telecomunicazioni in Italia. La sanzione è stata emessa in seguito alla contestazione di una clausola presente nei contratti con i clienti mobile, che prevedeva l’attivazione automatica di un “Giga di scorta” al costo di 1,90 euro per ogni 200 MB, con un tetto massimo di 9,50 euro per l’intero Giga, in caso di esaurimento del traffico dati mensile.

 

Addebiti illegittimi, e i clienti di TIM ottengono il rimborso

L’AGCOM ha basato la sua decisione sul fatto che l’accettazione del contratto non forniva al cliente il diritto di decidere di bloccare il traffico dati una volta esaurito il plafond, in quanto mancava un consenso scritto specifico relativo a questa clausola. Questa mancanza di possibilità di indicare una preferenza diversa rispetto a quanto predisposto unilateralmente dall’operatore è stata considerata una limitazione dei diritti del consumatore.

Inoltre, l’AGCOM ha evidenziato che questa clausola ha esposto i clienti a “addebiti illegittimi“, portando diversi utenti a richiedere il rimborso, che è stato concesso. La condotta di TIM è stata giudicata “oggettivamente negativa e contraria agli interessi degli utenti finali”.

La multa, oltre a rappresentare una sanzione pecuniaria, ha anche tenuto conto della collaborazione mostrata da TIM nel corso dell’indagine. L’operatore ha già introdotto una nuova modalità per la gestione del “Giga di scorta” per alcune tariffe, come TIM 5G Power, TIM Young e TIM International. Questo nuovo approccio, che verrà esteso a tutte le offerte nel corso del 2024, prevede che all’esaurimento del traffico dati disponibile, l’utente riceva un SMS informativo

. A questo punto, rispondendo con “SI” tramite SMS, l’utente può accettare di pagare fino a 9,50 euro per l’utilizzo di 1 GB di dati aggiuntivo. In alternativa, rispondendo con “SEMPRE”, l’utente può attivare la funzionalità per tutte le volte in cui si verifica l’esaurimento del traffico dati.

 

Riconsiderare le clausole contrattuali a tutela dei consumatori

Questa nuova modalità, oltre a rispondere alle critiche dell’AGCOM, offre agli utenti una maggiore trasparenza e controllo sulla gestione dei loro consumi dati. Si spera che questa lezione serva da monito per gli altri operatori del settore, incoraggiandoli a rivisitare le clausole contrattuali per garantire un maggiore rispetto dei diritti dei consumatori e a risolvere tempestivamente eventuali criticità emerse. In conclusione, la multa inflitta a TIM sottolinea l’importanza delle normative a tutela dei consumatori nel settore delle telecomunicazioni e invita le aziende a operare con maggiore trasparenza e rispetto verso i propri clienti.

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Pubblicato da
Margherita Zichella