Negli ultimi tempi, l’attenzione del pubblico si è intensificata nei confronti dei valori SAR (Specific Absorption Rate) in relazione ai diversi modelli di smartphone. I valori SAR indicano il tasso di assorbimento specifico e la misura della percentuale di energia elettromagnetica assorbita dal corpo umano esposto a un campo elettromagnetico a radiofrequenza. Recentemente, Imcoresearch ha pubblicato dati interessanti provenienti dal Bundesamt für Strahlenschutz, l’ufficio federale tedesco per la protezione dalle radiazioni. Questo studio ha campionato le emissioni dei modelli attualmente in commercio.
I test vengono eseguiti con i radiotrasmettitori configurati al massimo livello di potenza. Inoltre, vengono valutati i valori SAR in tempo reale in intervalli specificati dalle regolamentazioni vigenti. Gli smartphone sono sottoposti a valutazioni sulle posizioni di funzionamento che simulano l’uso a contatto diretto con il corpo umano, a una distanza di 5 mm. La diversità tra i modelli è evidente. Questo perché alcuni dispositivi emettono più radiazioni di altri, influenzati da fattori come la ricezione, la posizione delle antenne e altri elementi.
Gli smartphone più radioattivi
I dati provenienti dalla Germania riguardano i valori SAR degli smartphone in commercio. Questi valori sono stati combinati con le informazioni sulle vendite annuali e i prezzi medi al dettaglio di ciascun modello. Da questa analisi emerge che, nonostante il prezzo medio, non sembri esserci una correlazione significativa tra i valori SAR e il costo. È possibile invece notare che i dispositivi più economici e meno popolari tendono a presentare valori SAR più bassi.
Tra i modelli con valori SAR più elevati troviamo il Motorola Edge 30 Pro e lo Xiaomi 13 Pro, mentre quelli con meno emissioni includono il Samsung Galaxy Note 10, il LG G7 ThinQ e l’Huawei P30. Questi dati offrono uno sguardo dettagliato sui valori SAR di vari smartphone, fornendo informazioni utili per i consumatori preoccupati per le radiazioni elettromagnetiche.
Inoltre, è interessante notare che attualmente non esiste un consenso scientifico unanime riguardo ai possibili rischi per la salute derivanti da questo tipo di esposizione alle radiazioni elettromagnetiche. L’IARC (Agenzia Internazionale Ricerca sul Cancro) ha classificato le radiazioni non ionizzanti come “possibilmente cancerogeni per l’uomo”. Mentre l’Istituto Superiore di Sanità italiano sostiene che non ci siano prove sufficienti per affermare che le radiazioni emesse dagli smartphone possano causare il cancro.
Indipendentemente da queste valutazioni, è ad ogni modo consigliabile adottare precauzioni per ridurre l’esposizione con i propri smartphone.