In primo luogo, il piano più colpito da questa variazione è l’abbonamento mensile più completo, che permette di accedere a un ampio spettro di contenuti, inclusa la visione del campionato di calcio su due dispositivi contemporaneamente. A partire da gennaio, il costo di questo piano aumenterà da 55,99 a 59,99 euro.
Oltre a ciò, sono previsti aumenti anche per altri piani, come il piano Start, dedicato agli appassionati di NFL, basket italiano e UFC. L’abbonamento mensile a questo piano subirà un aumento di 1 euro, portandolo da 13,99 a 14,99 euro, mentre l’abbonamento annuale aumenterà di circa 10 euro, passando da 89,99 a 99 euro. Parallelamente, il piano Standard, che consente la visualizzazione su più dispositivi connessi alla stessa rete internet, vedrà un aumento di 60 euro per l’abbonamento annuale, passando da 299 a 359 euro.
Anche DAZN Plus, la modalità che consente la visione simultanea da dispositivi in luoghi diversi, subirà un adeguamento tariffario. L’abbonamento mensile aumenterà da 55,99 a 59,99 euro, mentre l’abbonamento annuale passerà da 449 a 539 euro. Queste variazioni tariffarie riguarderanno principalmente i nuovi
abbonati, mentre per coloro che hanno già sottoscritto un piano, i cambiamenti saranno applicati al termine del contratto in corso.La decisione di DAZN di aumentare i costi dei suoi servizi si colloca in un contesto più ampio, caratterizzato da un crescente utilizzo di piattaforme di streaming per la fruizione di contenuti sportivi. Ovviamente, tali aumenti possono generare malcontento tra gli utenti, specialmente considerando che la piattaforma aveva già incrementato i prezzi nel 2022. Queste decisioni, inoltre, oltre a suscitare critiche, spingono alcuni appassionati a cercare alternative illegali.
Questi tentativi di aggirare i costi legittimi hanno portato a un aumento significativo delle pratiche illegali di visione di contenuti sportivi. Si tratta del cosiddetto “pezzotto” che ha guadagnato popolarità negli ultimi tempi. Un’indagine condotta da Ipsos per conto di Fapav ha, infatti, evidenziato un aumento del 26% degli illeciti sulla fruizione illegale di contenuti sportivi nel 2022 rispetto all’anno precedente.
In risposta a questa crescente problematica, è stata introdotta ad agosto una legge nota informalmente come “legge anti pezzotto“. Questa legislazione è stata specificamente progettata per contrastare la riproduzione illegale di partite di calcio in diretta e altri eventi protetti dal diritto d’autore su siti e piattaforme non autorizzati. L’AGCOM, Autorità garante delle telecomunicazioni, ha ottenuto, in questi casi, il potere di intervenire rapidamente in caso di segnalazioni di violazioni.