Questo cambiamento significativo ha destato interesse non solo per la variazione tariffaria in sé, ma anche per le motivazioni che stanno dietro a questa decisione. PosteMobile, come molti altri operatori nel settore delle telecomunicazioni, ha dichiarato che tali modifiche sono necessarie per adattarsi alle trasformazioni economiche sia a livello nazionale che globale.
Le ragioni alla base di questo aumento tariffario sono strettamente legate agli impatti della crisi economica e all’incremento dei costi nell’ambito delle telecomunicazioni. PosteMobile ha riconosciuto la necessità di rivedere le proprie tariffe al fine di garantire standard elevati di innovazione e di mantenere la qualità del servizio offerto, soddisfacendo al contempo le crescenti aspettative
della clientela.È importante notare che l’aumento del canone mensile a 22,90 euro è stato giustificato come un passo essenziale per mantenere la sostenibilità economica dell’operatore. Per riuscire però a mitigare l’effetto finanziario sugli utenti, l’azienda ha annunciato che coloro che sono interessati avranno il diritto di recedere dal contratto senza dover affrontare penali o costi di disattivazione.
Per agevolare il processo di recesso, PosteMobile propone una serie di procedure utili per poter procedere. Gli utenti interessati al recesso possono compilare lo specifico modulo “Richiesta di Cessazione Contratto” e inviarlo via e-mail o fax, dopo averlo compilato. È inoltre disponibile anche inviare una lettera tradizionale alla casella postale del gestore, all’indirizzo disponibile sul sito web ufficiale.
È interessante notare che PosteMobile non è l’unico operatore a dover affrontare modifiche tariffarie. Numerosi operatori del settore si sono trovati nella stessa situazione. La trasparenza nell’illustrare le motivazioni dietro tali aumenti e la flessibilità che viene offerta agli utenti in termini di recesso dimostrano la consapevolezza di PosteMobile, ed anche degli altri operatori, nei confronti delle esigenze della sua clientela.