Quest’opera magnifica è stata realizzata tra il 70 e l’80 d.C., il suo nome più comune è appunto Colosseo, ma non è difficile sentirlo chiamare Anfiteatro Flavio. E’ l’anfiteatro romano più grande al mondo, oltre ad essere il più grande monumento Romano ritrovato fino ad oggi. Si pensa che questa struttura sia stata costruita per ospitare tra le 50.000 e le 87.000 persone.
Come tutti i ritrovamenti “datati”, anche il Colosseo ha bisogno di essere costantemente controllato, ed in questo la tecnologia ci aiuta, infatti si sta usando un metodo del tutto nuovo e super tecnologico, che permette (tramite l’aiuto di satelliti e droni) di monitorare l’intero sito archeologico in un modo semplice. Tramite queste tecnologie
si ricavano dei dati geologici dell’area interessata ed anche i dati sulla vegetazione che “infesta” quel luogo. Il sistema, come abbiamo già detto, utilizza droni e satelliti, però in modo innovativo, con la finalità di tutelare e salvaguardare il patrimonio. Lo scopo di questo metodo di controllo è quello di contrastare quei fenomeni di “usura e degrado” che si possono creare in una qualsiasi struttura, soprattutto se datata come il Colosseo.
Questa tecnica che si sta utilizzando pensiamo sia molto valida. Speriamo che andando avanti si possa diffondere e migliorare sempre di più. L’Italia è un paese bellissimo e ricco di storia, sta a noi proteggere tutte le ricchezze che abbiamo, poi se siamo facilitati dalle nuove tecnologie risulta anche più facile.