T-Mobile, nota compagnia telefonica tedesca, ha annunciato la sua partnership con SpaceX nell’agosto 2022. Questo accordo consente a T-Mobile di utilizzare i satelliti dell’azienda tecnologica di Elon Musk per connettere i clienti che si trovano fuori della rete cellulare dell’operatore, che ha raggiunto i 300 milioni di utilizzatori americani nello scorso ottobre. Quindi SpaceX lancia i primi satelliti in grado di connettersi agli smartphone a terra, il che aiuterà ad espandere la copertura per i clienti T-Mobile. È stato un ottimo accordo da parte dell’operatore tedesco perché le aree non coperte dalla sua rete erano difficili da raggiungere per le torri di rete, a causa di restrizioni geografiche o di utilizzo del territorio, come riporta il comunicato stampa di T-Mobile.
Una volta attivato il servizio, i clienti T-Mobile saranno “connessi quasi ovunque possano vedere il cielo e, nella maggior parte dei casi, con il telefono che già possiedono”, sempre secondo il comunicato stampa. Il servizio inizierà solo con i messaggi di testo, anche se nei prossimi anni si espanderà alla voce e alle telefonate.
SpaceX lancia i primi satelliti in grado di connettersi agli smartphone mercoledì mattina, il portavoce di Musk ha affermato che i test con la rete di T-Mobile “inizieranno presto”. Questo è più tardi del previsto, poiché un dirigente di SpaceX aveva dichiarato lo scorso marzo che la società prevedeva di iniziare a testare il servizio nel 2023. Ritardi giustificati, colpa dei numerosi problemi riscontrati dall’azienda spaziale negli scorsi mesi.
Non è chiaro quando il servizio verrà attivato per i clienti di T-Mobile, se sarà disponibile per tutti i piani di abbonamento o quali telefoni potranno utilizzare il servizio. I vari comunicati stampa non hanno fornito chiarimenti al momento della pubblicazione.
Nel frattempo sembra che anche i rivali di T-Mobile stiano lavorando alle proprie soluzioni satellitari. AT&T ha collaborato con AST SpaceMobile, l’anno scorso l’azienda americana ha completato il suo primo test utilizzando i suoi satelliti per effettuare una chiamata. Verizon invece ha collaborato con il progetto Kuiper di Amazon, che ha lanciato i suoi primi satelliti di prova a ottobre.