Il 2023 ha portato significative trasformazioni nel panorama dei servizi online, con diverse piattaforme social che hanno adottato modelli di pagamento, tra cui Facebook e Instagram. L’annuncio di diventare applicazioni a pagamento è stato in linea con la tendenza, già avviata da X. Una mossa simile sembra ora essere in serio considerazione anche per WhatsApp nel corso del 2024.
Contrariamente all’obbligatorietà di sottoscrivere l’abbonamento su Facebook e Instagram, l’introduzione del pagamento su WhatsApp sembrerebbe essere legata a una funzionalità specifica: il backup delle chat.
In un contesto in cui gli annunci pubblicitari sono rimovibili mediante abbonamento su Facebook e Instagram, l’approccio di Zuckerberg a WhatsApp sembra essere differente. WhatsApp, come servizio di messaggistica, non presenta pubblicità da eliminare attraverso un abbonamento. Tuttavia, sembra che il team di Meta abbia individuato una particolare funzione per introdurre il modello a pagamento.
Il fulcro della trasformazione sembra essere il servizio di backup delle chat di WhatsApp, un’opzione essenziale che consente agli utenti di salvare contenuti come messaggi, audio, foto, video e file in una memoria cloud. Attualmente, questo backup avviene su Google Drive
per dispositivi Android e iCloud per dispositivi Apple.Il grande cambiamento nel backup di WhatsApp riguarda il fatto che, a partire dal 2024, il backup delle chat occuperà spazio all’interno di Google Drive, diversamente da quanto avvenuto in passato. Questo significa che il backup potrebbe presto saturare i 15 GB di spazio gratuito fornito di base su Google Drive. Terminato il limite di spazio, gli utenti saranno costretti a pagare un supplemento per espandere lo spazio disponibile, altrimenti si troveranno costretti a non salvare più i loro contenuti.
In vista di queste modifiche, è consigliabile liberare il più possibile lo spazio all’interno del cloud per permettere a WhatsApp di effettuare il backup gratuitamente. Altro consiglio è quello di abilitare il salvataggio manuale in modo da poter effettuare una selezione mirata dei file. L’introduzione del pagamento quindi solamente legata, per ora, a tale funzionalità, aprendo un nuovo capitolo nel rapporto tra utenti e servizi di messaggistica. Resta da vedere come la comunità degli utenti reagirà a questa potenziale trasformazione e se altri provider di servizi adotteranno modelli simili nel futuro prossimo.