In Corea del Sud, il progetto ambizioso del dispositivo sperimentale KSTAR (Korea Superconducting Tokamak Advanced Research), noto anche come “sole artificiale“, sta compiendo un significativo passo avanti nel campo dell’energia nucleare. Situato a Daejeon, il KSTAR ha recentemente ricevuto un importante aggiornamento che potrebbe consentirgli di generare plasma a temperature estreme.
Il KSTAR è progettato per realizzare la fusione nucleare sostenuta, emulando il processo che alimenta il Sole e altre stelle. Utilizzando un tokamak, una struttura a forma di ciambella, il dispositivo può controllare il plasma, un gas caldo con ioni positivi ed elettroni liberi.
In passato, il “sole artificiale” ha raggiunto i 100 milioni di gradi Celsius, mantenendo questa temperatura per periodi sempre più lunghi. L’ultimo aggiornamento ha visto la sostituzione del divertor in carbonio con uno in tungsteno
, un materiale con un alto punto di fusione.Il nuovo materiale dovrebbe consentire al KSTAR di mantenere temperature estreme per periodi ancora più prolungati.
Gli esperimenti con il nuovo divertor in tungsteno continueranno fino a febbraio 2024, con l’obiettivo di raggiungere i 300 secondi entro la fine del 2026. La fusione nucleare, processo che combina due nuclei leggeri per generare energia, potrebbe diventare una fonte quasi illimitata di elettricità, se padroneggiata.
Questo progresso rappresenta una pietra miliare nella ricerca sulla fusione nucleare, aprendo la strada a potenziali soluzioni per le sfide energetiche globali. Un successo non solo per la Corea ma per tutto il mondo. Non ci resta che attendere i risultati di questo sorprendente progetto.