Il canone Rai subisce una decisa riduzione da 90 a 70 euro, ma i cambiamenti portano con sé nuove modalità di pagamento. Non tutti gli utenti vedranno l’addebito automatico, e alcune categorie dovranno effettuare il versamento manualmente entro la fine di gennaio.
Coloro per i quali il canone è già addebitato automaticamente sulla bolletta dell’energia elettrica o i pensionati che hanno optato per la trattenuta diretta sulla pensione non dovranno preoccuparsi. Le imprese elettriche e gli enti previdenziali si occuperanno di accreditare in modo automatico i nuovi importi ridotti, eliminando la necessità di intervento da parte degli utenti.
A fronte della diffusa evasione fiscale legata al canone RAI, il Governo italiano ha adottato misure per rendere il pagamento più vincolante. Attualmente, il canone è obbligatorio e deve essere saldato tramite l’inclusione nella bolletta della luce. Per gli utenti, già titolari di abbonamento TV, per i quali non è possibile l’inserimento del canone nella fattura di fornitura elettrica, è richiesto un versamento manuale entro il 31 gennaio 2024. L’importo da versare per l’intera annualità è ora fissato a 70 euro e il pagamento dovrà essere effettuato attraverso il modello F24 utilizzando il codice tributo TVRI
. Questa disposizione si applica anche a nuclei familiari in cui nessun componente è titolare di un contratto di fornitura di energia elettrica idoneo per l’addebito del canone TV.È fondamentale che gli utenti verifichino la propria situazione e comprendano se il canone è soggetto all’addebito automatico o se necessita di un versamento manuale. Per coloro che rientrano nella seconda categoria, il termine ultimo per effettuare il pagamento è entro la fine di gennaio 2024. Non tutti sanno che vi sono però delle esenzioni, concesse a determinate categorie di cittadini. Sono esenti coloro che non possiedono televisori, i rivenditori autorizzati di dispositivi TV, cittadini oltre i 70 anni con un reddito inferiore a 8.000 euro, militari italiani e della NATO in servizio in Italia, nonché diplomatici stranieri. La questione dell’esenzione solleva tuttavia dubbi sulla giustizia e l’equità dell’imposta, con alcuni cittadini che mettono in discussione la necessità stessa del canone e la motivazione delle esenzioni concesse.
Il Governo sostiene che il canone sia essenziale per finanziare il servizio pubblico radiotelevisivo, garantendo la qualità e la diversità dei contenuti offerti. Tuttavia, il dibattito persiste sulla reale necessità del canone e sulla sua equità nell’ambito della società contemporanea.