La decisione di procedere con questa transizione è stata giustificata dal Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Urso, durante un’audizione alla Camera. Urso ha sottolineato che questo passaggio rientra nella strategia del governo di trasformare la Rai da emittente pubblica a una vera e propria digital media company. Gli obiettivi, secondo Urso, non sono solo adattarsi alle evoluzioni del settore negli ultimi cinque anni. Bisogna, infatti, anche conferire una nuova centralità alla Rai nel panorama audiovisivo nazionale.
Nonostante la chiara visione del governo, ci sono stati segnali di resistenza da parte dei dirigenti Rai. A tal proposito, l’amministratore delegato Sergio e il direttore generale
Rossi hanno espresso preoccupazioni durante un’audizione alla Camera. Alcuni ritengono che ci possano essere possibili problemi per gli utenti finali con questo passaggio. Questi dubbi emergono soprattutto considerando che, secondo i dati Auditel-Censis, 8,4 milioni di famiglie non sono dotate di TV o decoder compatibili con il DVB-T2.Il CEO Rossi ha sottolineato che, nonostante la prontezza delle infrastrutture della TV pubblica, potrebbe essere necessario rinviare lo switch-off al DVB-T2 a una data successiva. Questo rinvio servirebbe per garantire che tutti gli utenti siano preparati. C’è però un’apparente divergenza di opinioni, con l’associazione Aeranti-Corallo, che rappresenta le TV e le radio locali. Quest’ultima esorta, invece, il governo a procedere rapidamente con lo switch-off. Questa associazione ritiene, infatti, che la tecnologia DVB-T sia obsoleta e limiti gli spazi radioelettrici delle TV locali, impedendo loro di trasmettere programmi con una qualità tecnica adeguata.
Secondo Aeranti-Corallo, solo attraverso il passaggio al DVB-T2 con codifica HEVC, le TV locali potranno godere di spazi di capacità trasmissiva adeguati e trasmettere i loro programmi con una buona qualità tecnica, anche in alta definizione. La prossima trasmissione degli Europei di Calcio e delle Olimpiadi potrebbe fungere da catalizzatore per accelerare questa transizione, che secondo l’associazione dovrebbe essere completata entro il 2024.