Il nuovo anno ha portato con sé altri rincari nelle tariffe telefoniche, sia per la telefonia fissa che per quella mobile, suscitando preoccupazione tra gli utenti. Dopo gli aggiustamenti dei prezzi attuati da alcuni operatori a dicembre 2023, ora altre compagnie seguono la stessa strada con “modifiche unilaterali di contratto”. Vediamo cosa c’è da sapere su questa situazione.
I nuovi rincari delle Tariffe telefoniche
Il calendario di quest’anno prevede già rincari che interesseranno in particolare questo mese di gennaio:
- Fastweb (1 Gennaio): A partire dal primo gennaio, Fastweb ha implementato rincari fino a 4,49 euro per alcuni utenti della rete fissa;
- Vodafone (Metà Gennaio): Vodafone ha aumentato le sue tariffe di circa 2 euro al mese a metà gennaio;
- Wind Tre (Marzo): Wind Tre seguirà la stessa modalità di rincaro, ma l’entrata in vigore è prevista a partire da marzo;
- Tim (Gennaio): Tim ha alzato le tariffe di alcune utenze fisse a gennaio, e il costo della fattura cartacea è aumentato da 3,90 a 4,95 euro;
- PosteMobile: PosteMobile ha aumentato l’offerta Casa Web da 19,90 a 22,90 euro al mese.
Secondo una stima di dicembre di Assoutenti, si prevede un aumento medio di 60 euro per i nuclei familiari, con un aumento totale di circa 770 milioni di euro. In caso di rincari delle tariffe, gli operatori di solito avvisano i clienti tramite sms, mail o messaggio nell’area privata online. Se gli utenti non desiderano accettare le rimodulazioni, possono recedere dal contratto senza penali e passare a un altro operatore. Anche se cambiare operatore può comportare costi aggiuntivi come l’attivazione della nuova SIM, molte compagnie accolgono i nuovi clienti con offerte promozionali. La situazione economica delle telecomunicazioni è difficile, con dati di Asstel che mostrano un saldo di cassa negativo nel 2022 e nel 2023.
I rincari fanno parte di una strategia più ampia, che include la cessione di infrastrutture e possibili fusioni aziendali. Essi non si limitano alla telefonia, ma coinvolgono anche altri settori come alimentari, assicurazioni, benzina, biglietti aerei, e tariffe autostradali. Secondo il Codacons, la media dei rincari nel 2024 sarà di 974 euro a nucleo familiare. La tregua dei costi che si è vista alla fine del 2023 sembra già essere finita, ponendo ulteriori sfide finanziarie per le famiglie italiane.