Una delle più grandi sfide dell’umanità e della tecnologia della nostra epoca è senza alcun dubbio la fusione nucleare, si tratta infatti di un obbiettivo e di un traguardo necessario da raggiungere per svoltare completamente la dipendenza energetica dell’umanità dalle fonti fossili che stanno lentamente avvelenando il pianeta.
Dunque la tecnologia nei panni dell’ingegneria e della fisica sta lavorando con tutte le proprie forze per riuscire a raggiungere una fusione nucleare controllata ed in grado di produrre elettricità commerciale con la quale alimentare tutto il mondo, le difficoltà da superare sono ovviamente tantissime, in primis la gestione del plasma a temperature elevatissime confinato all’interno di potentissimi campi magnetici.
Polaris ha dichiarato di voler costruire il suo reattore Polaris di settima generazione
che servirà per la produzione di energia commerciale, il fondatore e CEO di Helion David Kirtley in una recente intervista a The Energy Daily ha dichiarato che l’azienda è “sulla buona strada per costruire Polaris entro la metà del 2024”.Rispetto ai reattori Tokamak e Stellarator che usano potentissimi fasci laser per fondere i nuclei di idrogeno, quello di Helion usa impulsi di campi magnetici fortissimi in grado di comprimere fino alla fusione i nuclei, la temperatura è mantenuta non troppo elevata da pareti a metallo liquido, probabilmente il litio.
Gli impulsi magnetici prodotti dalla fusione vanno poi a eccitare alcune bobine che circondano il reattore portando così alla produzione di energia elettrica, che Helion spera di riuscire a immettere nel sistema per alimentare il reattore e usarla commercialmente.