Ha destato scalpore quanto accaduto al volo di Alaska Airlines che ha visto la presenza di alcune viti indispensabili all’integrità dell’aereo allentate, ecco dunque che la FAA americana ha preso la situazione in mano e ha deciso la messa a terra dei Boeing 737 Max 9 per le ispezioni immediate.
Sostanzialmente si tratta di una scelta ovviamente di sicurezza che coinvolge tutti i modelli operatori per voli su territorio americano, coinvolgendo di fatto dunque 171 esemplari, stessa filosofia è stata adottata dalla Agenzia europea per la sicurezza aerea, la quale ha specificato però che nessuno stato membro attualmente utilizza un modello con quella configurazione», cioè il «tappo» sull’uscita di emergenza.
Volare è ancora sicuro
Partiamo specificando che i Max 9 sono gli ultimi modelli di Boeing 737 che consumano di meno, inquinano di meno e coprono distanze leggermente più lunghe, sono diversi da quelli precipitati in Indonesia ed Etiopia, i quali erano le varianti Max 8.
Gli ispettori ora indagheranno e analizzeranno tutto ciò che concerne i velivoli, dal progetto iniziale fino alla realizzazione per comprendere meglio lo stato effettivo degli aerei, cosa indicano i registri di manutenzione e chi e come ha sigillato quella porta.
Al momento però il 2023 resta un anno da record in quanto ha pareggiato il 2017 che è stato l’anno più sicuro per quanto riguarda gli incidenti aerei, secondo i calcoli di To70 l’anno passato ci sono stati solo 2 incidenti mortali, ovvero lo 0,09 ogni milione di voli, dunque la risposta è abbastanza deducibile in autonomia sulla sicurezza dei voli, al momento resta ancora il modo più sicuro di viaggiare.