Negli ultimi anni, il panorama del gaming su personal computer ha subito una notevole espansione, alimentata dalla crescita dell’e-sport e dalla decisione dei giganti delle console di condividere le proprie librerie con il mercato PC. Nel 2023, la differenza di utenza tra PC e console ha raggiunto un punto di parità sostanziale, indicando che il gaming su PC è in costante ascesa. Le previsioni per i prossimi anni suggeriscono un ulteriore aumento della base di utenti dei PC gamer.
Fattori guida alla scelta del PC
Due fattori principali che hanno spinto le nuove generazioni a preferire un PC rispetto a una console sono l’ampia libreria di titoli disponibili e le prestazioni superiori nell’online gaming. A questi si aggiungono la maggiore potenza di calcolo e la qualità complessiva dei titoli, specialmente con configurazioni di alto livello. Non da trascurare sono anche i costi generalmente inferiori dei videogiochi e l’accesso gratuito all’online gaming.
Il lato negativo del mondo PC, tuttavia, è rappresentato dai costi di acquisto di una macchina performante. Per questo motivo, molti utenti preferiscono assemblare la propria build, consentendo loro di risparmiare sui costi finali e di scegliere i componenti migliori disponibili sul mercato in termini di qualità e affidabilità.
I primi giorni del 2024 hanno portato preoccupazioni riguardo alla disponibilità di componenti chiave per PC, specialmente le schede grafiche, fondamentali per le prestazioni di gioco. Una carenza di GPU è stata registrata nel mercato cinese, e ora anche nel mercato occidentale le scorte stanno iniziando a scarseggiare. Questo scenario solleva il timore di una situazione simile a quella verificatasi durante la pandemia, quando i bagarini monopolizzarono le scorte, aumentando i prezzi di vendita. La scarsità di schede era anche legata al boom del mining di Bitcoin, un fenomeno che si era attenuato a causa del crollo del valore della criptovaluta.
Consigli per la pianificazione
La possibile ripetizione di una situazione simile è ora legata a una riduzione della produzione di GPU da parte di Nvidia, non dovuta a carenza di materie prime, bensì a una scelta aziendale per favorire l’esaurimento delle scorte. Questa mossa potrebbe preparare il terreno per il lancio della serie 40 Super e incentivare le vendite della nuova linea di schede grafiche.
Se questa ipotesi si verificasse, non dovremmo aspettarci una crisi simile a quella vissuta tra il 2020 e il 2022. In pochi mesi, le scorte dovrebbero tornare a essere reperibili normalmente, sia online che nei negozi fisici. Il consiglio per coloro che stanno progettando una build per PC è di attendere qualche mese per evitare di dover pagare un prezzo elevato per una GPU sul mercato. La situazione potrebbe risolversi in modo positivo nel breve termine, consentendo agli appassionati di gaming su PC di pianificare i loro acquisti in modo più conveniente.