A poche ore dal previsto switch off dei canali TV Rai al DVB-T2, emerge una possibile svolta che potrebbe ritardare l’attuazione della transizione. La TV di Stato starebbe valutando la possibilità di posticipare il passaggio, inizialmente fissato per mercoledì 10 Gennaio 2024.
La data originariamente stabilita sembra essere correlata al nuovo Contratto di Servizio, il quale, però, non avrebbe ancora completato il suo iter. Di conseguenza, al momento manca una comunicazione ufficiale che confermi il passaggio, anche se ormai abbiamo anche superato la data x. Anche se il contratto fosse stato redarguito nella stessa giornata, ci sarebbero comunque voluti diversi mesi prima che l’approvazione fosse completa. Questo ritardo potrebbe significare che il passaggio RAI al DVB-T2 potrebbe richiedere ancora diversi mesi.
Rinvio Rai al DVB-T2 e preoccupazioni
La decisione di considerare un possibile rinvio è influenzata anche dalle preoccupazioni espresse dai dirigenti Rai. Secondo le ultime rilevazioni di Auditel-Censis, più di 8,4 milioni di nuclei familiari in Italia sono ancora sprovvisti di televisori compatibili con il DVB-T2. Questo dato sottolinea la difficoltà significativa che la Rai deve affrontare nel migrare al nuovo sistema.
Il passaggio alla tecnologia DVB-T2 è visto dalla Rai come un’opportunità per migliorare la qualità di ricezione dei propri canali. Tuttavia, ci sono preoccupazioni legate a una potenziale perdita iniziale di audience. Di conseguenza, la Rai sta esplorando diverse strategie, tra cui l’opzione di canali esclusivi DVB-T2 per incoraggiare l’adozione del nuovo standard. Una recente voce riguardante la possibile chiusura di Rai Sport, volta a ottimizzare il bitrate residuo, è stata smentita dal CEO della Rai. Con attuali limiti a 40 Mbit/sec disponibili in DVB-T, le decisioni cruciali riguardano principalmente la gestione dei bit e calcoli complessi, piuttosto che la cancellazione di canali esistenti.
Tra queste considerazioni, il direttore generale Giampaolo Rossi ha espresso i suoi dubbi. La motivazione principale di questa richiesta è la concomitanza con due importanti eventi sportivi nel 2024: le Olimpiadi di Parigi e gli Europei di calcio in Germania. La decisione finale su questa proposta avrà implicazioni significative sulla copertura degli utenti e sulla fruizione dei servizi, offrendo alla Rai un periodo supplementare per trovare soluzioni ottimali in questa fase di transizione complessa.