Apple ha recentemente avviato il processo di risarcimento per coloro che avevano partecipato alla class action legata al “Batterygate“. Gli utenti che si erano lamentati del rallentamento degli iPhone a causa delle batterie stanno ora ricevendo degli assegni, che sembrano essere stati accreditati sui loro conti bancari. Questo evento segna un importante passo in avanti nella soluzione della controversia iniziata nel 2017, quando uno sviluppatore ha rivelato che gli aggiornamenti di iOS 10 stavano influenzando le prestazioni dei modelli iPhone più vecchi.
L’evento del “Batterygate” ha portato Apple a emettere i primi pagamenti, che in media ammontano a circa 92 euro per richiesta di risarcimento. Nel complesso, l’azienda ha destinato 500 milioni di dollari per il rimborso. Questo segna un passo importante verso la chiusura della controversia, che ha portato a diverse cause legali collettive. Inoltre queste azioni hanno portato alcune persone a effettuare aggiornamenti prima del previsto invece di sostituire semplicemente la batteria.
Apple ha risposto all’accaduto chiedendo scusa ufficialmente. Ha avviato un processo di riduzione dei costi di sostituzione delle batterie e consentendo agli utenti di disattivare la funzione di rallentamento delle prestazioni. Come concordato nel Marzo 2020 l’azienda sta versando 310 milioni che saranno esclusivamente destinati ai consumatori. La finestra temporale per richiedere il risarcimento si è chiusa il 6 Ottobre dello stesso anno. Essa ha coinvolto gli utenti di dispositivi di iPhone 6, 7 e SE incluse le varie versioni alternative.
La tempistica per l’arrivo dei rimborsi legati al “Batterygate” si allinea con quanto previsto, con i primi pagamenti che iniziano a gennaio. Nel frattempo, Apple sta lavorando su nuove soluzioni per batterie dei modelli futuri, imparando dagli errori effettuati nel passato e mantenendo l’attenzioni sulla qualità e sulle prestazioni dei suoi dispositivi.