Il fronte sindacale, composto da Slc, Fistel e Uilcom, si mobilita di fronte all’attuale situazione aziendale di WindTre, evidenziando le preoccupazioni relative al progetto di vendita della rete e al piano di taglio costi annunciato dall’azienda. Questa iniziativa sindacale emerge in un contesto di incertezza legato alle recenti voci di un possibile stand-by del progetto di scorporo e vendita del 60% della rete a Eqt, con il closing originariamente previsto a novembre 2023, ora slittato alla possibile deadline del 12 febbraio.
La creazione da parte dell’azienda di un “comitato strategico contro gli sprechi e per azioni di contenimento dei costi” suscita l’attenzione e il dissenso dei sindacati, che lamentano la mancanza di coinvolgimento e confronto nella decisione aziendale. La proposta di eliminare la figura del doppio amministratore delegato emerge come una delle critiche sindacali, sottolineando un cambiamento nelle relazioni industriali dell’azienda.
La scelta di lanciare un’iniziativa strategica di contenimento dei costi senza coinvolgere il sindacato è vista come un segnale della mancanza di importanza
attribuita al dialogo e alla condivisione di obiettivi e percorsi. I sindacati ricordano al management di WindTre il ruolo chiave dei lavoratori e delle loro rappresentanze nella crescita aziendale, sottolineando l’importanza di percorsi collaborativi che hanno preservato l’occupazione e la capacità aziendale di rimanere competitiva sul mercato.I sindacati manifestano il loro dissenso nei confronti dell’operazione di scorporo della rete, ritenendo che non sia la soluzione ideale per WindTre e ribadendo la loro opposizione a tale strategia nel settore delle telecomunicazioni. La dichiarazione sindacale evidenzia la percezione del mancato bisogno di un’iniziativa di taglio dei costi, in un contesto in cui l’operazione di scorporo della rete è bloccata e non risulta essere la soluzione più efficace.
La riflessione finale su questa situazione sottolinea l’importanza del dialogo aperto e della collaborazione tra aziende e sindacati per affrontare sfide complesse come le strategie di riduzione dei costi e gli scenari di ristrutturazione. La necessità di mantenere un equilibrio tra gli interessi aziendali e quelli dei lavoratori è fondamentale per costruire un ambiente lavorativo sano e sostenibile, promuovendo nel contempo la crescita e la competitività dell’azienda sul lungo termine.