Il lancio di Peregrine è avvenuto con successo dalla Florida, spinto dal nuovo razzo Vulcan della joint venture United Launch Alliance. I problemi successivi nei sistemi di controllo del veicolo spaziale hanno reso impossibile il raggiungimento della Luna. Astrobotic ha annunciato la sua determinazione nel raccogliere dati per avvicinare Peregrine alla Luna, anche se un vero e proprio allunaggio è ormai escluso.
La missione Peregrine faceva parte del Commercial Lunar Payload Services (CLPS) della NASA, un programma che coinvolge aziende private nell’esplorazione lunare con l’invio di robot automatici. Questo rappresenta un cambiamento significativo rispetto al passato, quando le missioni spaziali erano principalmente gestite dalle agenzie governative.
Le sepolture nello spazio sono diventate un’opportunità di business per molte aziende, che offrono servizi a prezzi intorno ai 13.000 dollari per partecipante. Celestis, una delle società leader in questo settore, organizza trasporti di ceneri e ha ampliato la sua offerta commerciale nel corso degli anni. Offre pacchetti con diverse opzioni, inclusi passaggi rapidi nello spazio, lanci in orbita e persino sepoltura sulla Luna.
La pratica delle sepolture spaziali non è nuova e ha radici nella fantascienza del 1931, quando lo scrittore Neil Ronald Jones immaginò il concetto nel racconto “The Jameson Satellite”. La prima sepoltura spaziale simbolica avvenne nel 1992 con le ceneri di Gene Roddenberry, creatore di Star Trek, a bordo dello Space Shuttle Columbia. Successivamente, nel 1999, le ceneri del geologo Eugene Merle Shoemaker raggiunsero la Luna a bordo di Lunar Prospector.
Celestis ha continuato ad ampliare le sue attività, offrendo la possibilità di inviare ceneri nello spazio come un gesto simbolico. La società prenota spazi come “carico secondario” sui razzi delle aziende spaziali, contribuendo così alla crescita del settore delle esplorazioni spaziali private.
Le sepolture spaziali sollevano però questioni etiche e culturali, come dimostrato dalle proteste della Nazione Navajo, una riserva indigena che considera la Luna un luogo sacro. La mancanza di consultazione con le comunità interessate ha portato a tensioni e controversie, con la NASA che si è difesa sostenendo che la missione è interamente gestita da Astrobotic, l’azienda privata, e che non ha il controllo sulle decisioni riguardanti ciò che viene portato sulla Luna.
La discussione sulla regolamentazione delle sepolture spaziali è in corso, poiché il coinvolgimento sempre maggiore delle aziende private nelle missioni lunari solleva preoccupazioni sul futuro accumulo di materiali sulla Luna. Nonostante il fallimento della missione Peregrine, la questione delle sepolture spaziali rimane al centro del dibattito sull’uso etico e sostenibile dello spazio extraterrestre.