Il CES di Las Vegas è stato il palcoscenico per la presentazione da parte di Intel dei nuovi processori di quattordicesima generazione, sottolineando l’importanza di integrare unità specializzate per calcoli IA in ogni processore, indipendentemente dal produttore.
L’IA non si limita alla “generazione di testi” o “generazione di immagini“; piuttosto, attraverso algoritmi specifici, può ottimizzare una vasta gamma di carichi di lavoro. Questo cambiamento richiede una riconsiderazione dei test di prestazioni, concentrando l’attenzione non solo sulle tradizionali applicazioni, ma anche sulle capacità di gestione delle operazioni legate all’IA.
Le Unità di Elaborazione Neurale (NPU) emergono come componenti chiave, progettate per gestire carichi IA con maggiore efficienza energetica. E’ fondamentale però, comprendere che la NPU non riguarda solo la gestione di carichi specifici, ma coinvolge l’intero sistema nell’esecuzione di attività legate all’intelligenza artificiale. Come l’ ottimizzazione di immagini e video, il miglioramento delle videoconferenze e la gestione del multitasking.
Il test delle prestazioni dell’intelligenza artificiale dei processori richiederà una diversificazione dei metodi di valutazione. L’analogia con le schede grafiche evidenzia l’importanza dell’aggiornamento costante dei driver delle CPU, simile a quanto avviene per le GPU. Sarà necessario testare una varietà di software, similmente all’approccio adottato per i test delle schede grafiche, per ottenere una valutazione completa delle reali prestazioni IA.
Mentre l’implementazione dell’IA cresce, la valutazione delle prestazioni dell’intelligenza potrebbe diventare tanto rilevante quanto i tradizionali test di applicazioni e videogiochi. Il consumatore dovrà considerare attentamente le prestazioni legate all’IA quando sceglie nuovi dispositivi, segnando un importante cambiamento nel panorama dei test e delle valutazioni dei prodotti informatici.