All’inizio del 2024, WINDTRE ha aggiornato significativamente la copertura della sua rete 5G, ora coprendo il 72,2% della popolazione con la tecnologia 5G TDD, e il 96,5% con la tecnologia FDD DSS. La distinzione tra queste tecnologie è cruciale per comprendere l’evoluzione della rete: mentre la tecnologia FDD DSS consente l’uso condiviso dello spettro FDD per connessioni 4G e 5G, il 5G TDD, utilizzato principalmente nelle aree ad alto traffico, richiede l’attivazione di uno spettro dedicato alle sole connessioni 5G.
La politica di aggiornamento delle percentuali di copertura ha avuto inizio a fine maggio 2021, quando l’operatore ha iniziato a specificare le tecnologie utilizzate per la sua rete di quinta generazione. Questa pratica di trasparenza è in linea con il lancio ufficiale della tecnologia 5G da parte di WINDTRE, avvenuto il 15 novembre 2020.
La copertura 5G TDD di WINDTRE è stata estesa a diverse regioni italiane, inclusi Lazio, Lombardia, Sicilia, Piemonte, Campania, Emilia Romagna, Puglia, Veneto, Calabria, Sardegna, Toscana, Marche e Abruzzo. Al contrario, la mappa interattiva sul sito non fa distinzione tra le tecnologie FDD DSS e 5G TDD, offrendo un’immagine complessiva della copertura.
Interessante è il fatto che dal 3 gennaio 2023, Zefiro Net, una joint venture tra WINDTRE e Iliad, gestisce la rete mobile, inclusa quella 5G, in alcune aree del Paese. Inoltre, il 12 maggio 2023, CK Hutchison
Per accedere alla rete 5G, gli utenti necessitano di un’offerta tariffaria mobile “5G” o “5G Ready”, uno smartphone compatibile e aggiornato, e trovarsi in un’area coperta dal servizio. È interessante notare che dal 12 aprile 2023, WINDTRE ha reso disponibile la sua rete 5G anche ai clienti di rete fissa in modalità FWA Outdoor in alcune regioni, e successivamente anche in tutta Italia, con un limite di 300 Mbps in download e 50 Mbps in upload. Questo è stato seguito dal lancio dell’offerta FWA Indoor su rete 5G dal 26 giugno 2023.
Inoltre, WINDTRE ha implementato il 5G principalmente attraverso lo standard NSA (Non Standalone), che consente di sommare la velocità del canale 5G a quella del 4G tramite una tecnica di dual connectivity. Questo approccio ha permesso di raggiungere una velocità massima teorica di circa 1,6 Gbps, sebbene nei documenti di trasparenza tariffaria l’operatore indichi ora una velocità massima stimata di 2 Gbps in download e 200 Mbps in upload.