Il mondo dei videogiochi e della musica si intrecciano in una storia controversa che coinvolge il rapper T-Pain e lo sviluppatore di videogiochi Rockstar Games. La notizia ha preso forma quando T-Pain, noto per il suo contributo alla scena musicale hip-hop, ha rivelato di essere stato obbligato a non partecipare al roleplay su GTA 5 Online. In particolare sul server NoPixel, dopo aver iniziato a collaborare con Rockstar Games per lo sviluppo di GTA 6.
T-Pain ha condiviso il suo disappunto riguardo a questa decisione. Dichiarando che, una volta iniziato a lavorare sul tanto atteso GTA 6, gli è stato impedito di continuare il suo coinvolgimento nel roleplay su NoPixel. L’artista ha infatti espresso la sua delusione, sottolineando che stava apprezzando il divertimento offerto dal server roleplay.
Il rapper T-Pain e la dura decisione di Rockstar Games
La situazione ha preso una piega interessante quando T-Pain ha spiegato che Rockstar Games ha successivamente acquisito Cfx.re, la compagnia dietro i più grandi server roleplay di GTA 5 Online. Questo movimento ha sollevato domande sulla correlazione tra l’acquisizione e il divieto imposto al rapper.
L’annuncio dell’acquisizione di Cfx.re da parte di Rockstar Games nell’agosto 2023 ha evidenziato l’importanza dei server roleplay per il successo prolungato di GTA Online. La decisione di Rockstar di supportare queste comunità potrebbe essere una mossa strategica in previsione della modalità online di GTA 6, ancora avvolta nel mistero.
Insomma, la storia di T-Pain e il suo divieto di partecipazione al roleplay su GTA 5 Online aggiungono un elemento davvero interessante alla narrativa che circonda lo sviluppo di GTA 6 e l’approccio di Rockstar Games alle dinamiche dei suoi giochi.