Nella scelta di uno smartphone, oltre a considerare prezzo, design e funzionalità, un altro aspetto rilevante è la quantità di radiazioni emesse. Questo fattore, spesso trascurato, riguarda le emissioni radiomagnetiche assorbite dal nostro corpo durante l’uso del dispositivo. Istituti come l’Istituto Federale per la Radioprotezione del Governo tedesco eseguono test su vari modelli, fornendo un database consultabile per verificare le emissioni di quasi tutti gli smartphone venduti, inclusi quelli fuori mercato.
Smartphone radioattivi: i modelli più o meno pericolosi
Il parametro utilizzato per misurare le emissioni radiomagnetiche è il SAR (Specific Absorption Rate), che indica i watt assorbiti per chilogrammo di corpo. Secondo gli standard internazionali, il limite massimo di sicurezza è fissato a 2,0 W/kg. Fortunatamente, nessun modello testato raggiunge o si avvicina a questo limite.
Il SAR viene misurato in laboratorio tenendo il cellulare a mezzo centimetro dalla testa durante una connessione attiva. I test si concentrano sul possibile rischio per la salute, in particolare per quanto riguarda il tumore al cervello. Nonostante l’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro abbia classificato le radiazioni non ionizzanti come possibili cancerogeni, non vi è consenso scientifico unanime sui rischi per la salute. Alcune organizzazioni, come l’Istituto Superiore di Sanità italiano, affermano che non ci sono prove sufficienti per dichiarare che le radiazioni causino il cancro.
L’Istituto tedesco suggerisce di optare per smartphone con un SAR massimo di 0,5, con il 41% dei dispositivi sul mercato che rispetta questo criterio. I modelli con i valori SAR più elevati includono LG 510W e LG-G512, seguiti da Motorola Edge e Mi A1 di Xiaomi. Samsung e Apple, invece, presentano modelli con valori SAR più bassi.
Per ridurre l’esposizione alle radiazioni, si consiglia l’uso di cuffie durante le chiamate e la navigazione via Wi-Fi, poiché Bluetooth e Wi-Fi emettono radiazioni a potenza inferiore rispetto agli standard cellulari. È inoltre importante ridurre al minimo l’esposizione ai campi elettromagnetici per i bambini e evitare l’uso del cellulare in aree con segnale debole.