Con l’arrivo del 2024 aspettiamo con ansia i compleanni che si festeggeranno nei prossimi mesi, non si tratta però solo dei classici compleanni delle persone comuni, bensì è bene ricordare anche alcuni dei simboli che hanno cambiato radicalmente gli anni novanta, ed ecco perché oggi vogliamo parlarvi di 4 iconiche automobili che quest’anno compiono 30 anni.
Iniziamo in casa Italia per la prima auto che quest’anno spegne le 30 candeline, la Lancia Kappa. La berlina classe 1994 era sinonimo di lusso grazie alla scelta di materiali raffinati e grazie alla classe del suo design unico, oltre ad avere anche una ricca dotazione caratterizzata da optional unici. Non parliamo di enorme successo commerciale come la Punto (per ovvie ragioni economiche), ma la Kappa resta comunque un esempio indelebile della classe e del lusso tipico di Lancia, marchio pronto a rilanciarsi nel 2024 grazie alla nuova Ypsilon.
La seconda auto che spegnerà le candeline è la Toyota RAV4, auto che ha popolato per anni le nostre strade, e che continua a farlo grazie alle sue versioni successive. Nonostante tutti questi anni oggi ancora se ne vedono in giro alcuni modelli, appartenenti proprio alla prima serie, a conferma di quanto quella vettura fosse ben costruita. Fuoristrada presentato trent’anni fa dalla Toyota, forse uno dei primissimi esempi di SUV
della storia, auto senza troppi dettagli e in grado di macinare migliaia di km.Torniamo in Italia con l’iconica e indistinguibile Fiat Punto Cabrio. La versione scoperta fu lanciata nel 1994, un anno dopo il modello standard, due macchine che hanno avuto due designer diversi, la prima era stata progettata da Giorgietto Giugiaro, la coupé invece era stata disegnata dalla carrozzeria Bertone. Oggi la Punto Coupé è un’auto quasi introvabile anche perché rispetto al modello classico ha venduto molto di meno.
L’ultima delle automobili che quest’anno compiono 30 anni non è italiana ma ha fatto la storia del nostro mercato, stiamo parlando della Opel Tigra, la piccola sportiva che fece vibrare il cuore di molti giovani dell’epoca. La Tigra vantava due versioni, una con un motore 1.4 da 90 cavalli e un’altra con un motore 1.6 da 109, esternamente appariva come una sportiva ben piazzata a terra dalle forme arrotondate. Il grande difetto di questo modello era la parte interna, dentro la macchina risultava decisamente scomoda, sia per il guidatore quanto per i passeggeri dietro, il suo obiettivo però era quello di garantire un po’ di divertimento a chi la possedeva, riuscendoci egregiamente.