Molto spesso, purtroppo, la qualità degli ultimi anni di vita è inesorabilmente rovinata dalla comparsa di demenza.
La demenza negli anziani non è altro che la progressiva perdita di alcune, o tutte, le funzioni cognitive come il linguaggio, la memoria o il ragionamento.
Si stima che circa l’8% degli over60 e il 20% degli over80 degli anziani che vivono nei principali paesi industrializzati vadano in contro alla demenza, e nei prossimi anni ci si aspetta un amento al 30%.
Le cause che portano alla demenza sono diverse e possono essere legate a problemi genetici, a malattie neurodegenerative e a malattie vascolari.
In generale, le cause più frequenti sono i morbi di Alzheimer e Parkinson, malattie del sistema nervoso centrale e la demenza mista.
Negli anni sono stati condotti diversi studi a riguardo e uno dei più recenti fa ben sperare. La ricerca in questione
, pubblicata su JAMA Otolaryngology – Head & Neck Surgery, ribadisce ancora una volta l’interessante legame che intercorre tra la progressiva diminuzione del funzionamento dell’udito e la progressione della demenza.Lo studio ha preso in considerazione i dati di 573.088 persone over50 raccolti tra 2003 e il 2017, riuscendo così a tenere sotto controllo la fetta di popolazione danese affetta da problemi di udito.
I dati che ne sono emersi sono davvero interessanti. In particolare si è visto come le persone anziane con problemi di udito, e che non hanno mai utilizzato un apparecchio acustico, hanno il 20% di possibilità in più di contrarre la demenza, contro il 6% di possibilità di chi invece utilizza l’apparecchio.
La ricerca deve ovviamente proseguire, ma secondo i primi dati l’utilizzo di un semplice apparecchio acustico potrebbe aiutare a contrastare lo sviluppo della patologia negli anziani.