Da un punto di vista puramente estetico il modello recensito ricorda davvero molto la Toyota Corolla, per il semplice motivo che Suzuki e Toyota hanno stretto una collaborazione per essere più competitivi sia nel mercato europeo che quello asiatico. Le dimensioni, data la natura della vettura, sono alquanto generose, raggiungendo 4,6 metri di lunghezza, 1,7 metri di larghezza e 1,4 metri di altezza (interasse di 2,7 metri).
Il design è aggressivo, sopratutto la parte frontale con firme luminose bi-led con freccia integrata (molto accattivante di sera), il cofano è molto largo con la griglia a nido d’ape ed una aerodinamicità che ricorda chiaramente le vetture sportive. I cerchi sono da 16 pollici con anteriormente freni a disco ventilati con sospensioni MacPherson, posteriormente invece freni a disco standard con sospensioni a due braccia oscillanti.
Spostandoci sul retro, troviamo un look sempre molto aggressivo, con i due finti scarichi cromati, firme luminose moderne. Il bagagliaio non è elettroattuato, ciò non impedisce di godere di uno spazio davvero incredibile, pari a 596 litri, che si estendono fino a 1606 litri abbattendo i sedili. Tutto impreziosito da due tasche laterali smontabili ed un pozzetto molto profondo rimuovendo il pianale.
Spazio è la parola d’ordine per questa Suzuki Swace, i passeggeri posteriori hanno tutto lo spazio necessario per le proprie gambe, pensate che anche spostando tutto indietro il sedile anteriore, restano disponibili 928 millimetri con i piedi che non battono contro il sedile o il supporto metallico. I sedili sono realizzati in tessuto, anche se dobbiamo ammettere essere presente forse troppa plastica per essere un modello top. I bocchettoni dell’aria si trovano, giustamente, anche tra i due sedili anteriori, senza però output fisici, ovvero porte USB-A o USB-C di alcun tipo.
Il guidatore gode di altrettanto spazio sia per le gambe che per le braccia, nel tunnel centrale si trova il cambio automatico (con selettore di guida tra tre modalità: Sport, Normal e Eco), i comandi per i sedili riscaldati (solo nella nostra versione) e la basetta di ricarica wireless. Non manca un ingresso USB-C per l’utilizzo di Android Auto, senza particolari orpelli, se non per la regolazione del clima e simili. I restanti comandi fisici sono posti sulla parte sinistra del volante, con il riscaldamento del volante e la regolazione dei fari. Comodissimo il bracciolo allungabile, capace di nascondere un pozzetto
con un’altra porta USB-C e la classica 12V. Tutto molto basic e minimale, con materiali che rappresentano il giusto mix tra plastica e finta pelle.
La versione da noi in prova, la Top, è ricchissima di tecnologia, con i sensori di tenuta in carreggiata, per l’angolo cieco, mantenitore di distanza, controllo adattivo della velocità, comandi vocali ed un infotainment che non ci ha propriamente convinti (come sulla Subaru Solterra).
I comandi sono perfettamente recepiti, il problema, oltre ad una interfaccia forse fin troppo elementare, sta nella difficoltà di navigazione all’interno dei singoli menù e nel raggiungimento delle funzioni/impostazioni desiderate. Il discorso cambia nel momento in cui andiamo a collegare uno smartphone Android, sfruttando così alla perfezione il display da 8 pollici con tutte le funzionalità garantite da Android Auto. Quest’ultimo combinato con il pannello digitale da 7 pollici che si trova alle spalle del volante, con possibilità di personalizzarlo a piacimento (impostando tra tre modalità differenti).
La Suzuki Swace non ha prestazioni elevate, la macchina è un po’ lenta, infatti fa 0-100km/h in 9,4 secondi con un acceleratore non molto reattivo, nonostante i 140 cavalli in combinato (con una coppia massima di 142 nm). Ricordiamo infatti essere una vettura ibrida, con un doppio motore termico (98cv) ed elettrico, e la possibilità di utilizzarla solo in elettrico fino ad una velocità non superiore ai 20km/h (non è necessario ricaricare la batteria da 70kW, circa 45cv, perché si ricarica con il motore termico), per una velocità massima di 190 km/h.
Grazie alla modalità normale, ideale per l’utilizzo quotidiano, abbiamo ottimi consumi, mentre in Eco si possono avere 720/730 km di autonomia; per avere un’idea, con 30 euro di benzina si potrebbero raggiungere anche 550 km di autonomia, numeri che portano ad un risparmio decisamente elevato (4/5 litri ogni 100 km). Il comfort di guida è forse rovinato da alcuni aspetti: i sedili, nonostante la versione top, non sono regolabili elettricamente, oltretutto sono fin troppo rigidi, con una telecamera posteriore dalla qualità veramente bassa (anche di giorno).
In conclusione Suzuki Swace riteniamo essere la station wagon da battere, una vettura adatta per le famiglie e per gli utenti che necessitano di spazio, comfort, sicurezza e sopratutto risparmio sul carburante. Tanti aspetti positivi con qualche piccola miglioria da fare, la plastica presente all’interno è troppa ed il sistema di infotainment andrebbe rivisto completamente. Tutto viene mitigato dal prezzo finale di vendita, la versione Top costa solamente 35’000 euro, mentre la Base, grazie ad una promozione del periodo, potrà essere vostra con soli 27’500 euro.