Da gennaio 2024 ci aspettano le nuove modifiche unilaterali del contratto delle tariffe telefoniche, con un aumento dei prezzi delle offerte telefoniche.
Dall’1 gennaio sale l’offerta di Fastweb al 4,49 euro per alcuni utenti della rete fissa. Per la metà del mese il prezzo di Vodafone salirà di 2 euro e con le stesse modalità anche Wind Tre salirà ma a marzo; mentre il principale operatore italiano Poste Mobile avrà un ricarico di 3 euro sull’offerta Casa Web da 19,90 a 22,90 al mese.
Gli acquirenti vengono avvisati per tempo dal proprio operatore, per SMS o Mail. E nel caso non si voglia sottostare al cambio della tariffa si può cambiare tranquillamente cambiare gestore telefonico senza penalità. Le compagnie telefoniche nella maggior parte dei casi premiano gli acquirenti non per la propria fedeltà ma preferiscono accogliere i nuovi clienti delusi dalla concorrenza con offerte vantaggiose. Cambiare periodicamente operatore potrebbe essere una tattica per la convenienza; ma il passaggio tra un operatore all’altro può portare spese extra per l’attivazione della Sim, o bisogna considerare i tempi o i disagi di stipulare volta in volta il contratto e il cambio Sim.
Le aziende di telecomunicazioni cercano di tagliare le spese o di ridurre le spese e la situazione sembra riversarsi sul portafoglio dei clienti, secondo i dati Asstel (Associazione di categoria aderente a Confindustria che rappresenta la filiera delle telecomunicazioni), nel 2022 il saldo di cassa è stato negativo con meno 3,8 miliardi.
Gli aumenti della telefonia non sono gli unici, per il 2024 si vedranno gli aumenti di altri prodotti, che vanno dagli alimenti alle assicurazioni, all’aumento della benzina al costo di dei mezzi di trasporto alle tariffe autostradali fino ad arrivare alle tariffe telefoniche.