Nel vasto panorama delle teorie sugli UFO, la figura misteriosa dei ‘Man in Black’ si erge come una presenza enigmatica e intrisa di mistero. Tutto ha inizio nel 1952, quando Albert K. Bender, residente a Bridgeport, Connecticut, fondò l’International Flying Saucer Bureau (IFSB). La vicenda però prese una svolta inaspettata quando, un anno dopo, Bender chiuse improvvisamente l’organizzazione, affermando di essere stato minacciato da tre uomini in nero.
La narrazione prende piede con la teoria secondo cui questi ‘Uomini in Nero‘ avevano rivelato a Bender la verità sugli UFO, trasformando la sua vita in un vero e proprio incubo. Il compagno di Bender, Gray Barker, contribuì a consolidare questa leggenda con il suo libro “They Knew Too Much About Flying Saucers”.
Le speculazioni su chi siano realmente i ‘Man in Black’
e il loro “rapporto” con gli UFO sono varie e intriganti. Alcuni li considerano agenti di un oscuro gruppo noto come “Silence Group”, presumibilmente legato a interessi bancari internazionali. Si dice che questo gruppo cerchi di ostacolare progressi tecnologici e riforme morali proposti dagli “Space Brothers”. Altri, invece, li immaginano come creature aliene, forse simili ai dèi descritti da Richard Sharpe Shaver.La storia si complica ulteriormente con le dichiarazioni di Bender nel 1962, quando sostenne che gli ‘Uomini in Nero’ che lo avevano allontanato dall’ufologia erano addirittura mostri provenienti dal pianeta Kazik. Nonostante le teorie e i racconti, fino ad oggi, non esistono prove tangibili dell’esistenza di questi enigmatici individui. La figura dei ‘Man in Black’ rimane quindi, per ora, un affascinante e nebuloso capitolo nel vasto libro delle teorie sugli UFO.