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Il clone di una scimmia è sopravvissuto per più due anni

La clonazione è un processo biomolecolare che nel corso degli anni è stato oggetto di perfezionamento ma anche di tante discussioni, la tecnica ha una filosofia di base decisamente molto semplice, un nucleo con il DNA viene prelevato da una cellula somatica di un essere vivente e viene inserito all’interno di una cellula uovo, la quale con il DNA completo inizia a dividersi e a generare un essere identico a quello di partenza.

Uno dei grandi problemi però di questa tecnica è che l’essere vivente neonato soffriva di tantissimi problemi di salute e le sue cellule mostravano un senescenza sostanzialmente identica a quella dell’animale di partenza, finendo con l’ammalarsi rapidamente e perdere la vita dopo tempo dalla nascita.

 

Un Macaco Rhesus vive ed è in salute

Il suo nome è Retro, nata il 16 luglio 2020, è il clone di una scimmia, il particolare è che si tratta della prima scimmia clonata che vive da più di due anni, è in buona salute ed è entrata nel terzo anno di età

, “sta diventando forte”, ha spiegato alla Cnn Falong Lu, tra gli autori di uno studio.

Il risultato è merito di una modifica alla tecnica di clonazione, nel dettaglio i ricercatori hanno notato che negli esperimenti con la tecnica standard la placenta aveva uno sviluppo anomalo, così hanno proceduto a trapiantare delle cellule di trofoblasto (quelle che generano la placenta) nella placenta embrionale consentendo così uno sviluppo normale di quest’ultima che ha influenzato molto positivamente lo sviluppo poi dell’embrione clonato sia durante che dopo offrendo il risultato sperato.

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Pubblicato da
Eduardo Bleve