La sonda Voyager 2, pietra miliare dell’esplorazione spaziale e celebre tra gli astronomi, ha recentemente catturato l’attenzione del mondo scientifico grazie ad una nuova analisi delle immagini storiche. Esse, catturate tra gli anni Settanta e gli Ottanta si concentra sui giganti gassosi Nettuno e Urano.
Secondo alcuni esperti, alcune delle immagini di Voyager 2 furono sottoposte a modifiche tramite i computer dell’epoca per migliorare la visibilità delle nuvole di Nettuno e Urano. Malgrado la tecnica utilizzata migliorava la qualità tramite la separazione dei colori essa aveva alcune limitazioni nella chiarezza delle foto.
Le nuove scoperte riguardo Nettuno e Urano creano scalpore nel mondo scientifico
Un nuovo team di scienziati dell’Università di Oxford ha ora deciso di rielaborare queste immagini originali. Utilizzando il telescopio Hubble il team ha cercato di correggere le tonalità della foto, svelando dettagli sorprendenti e addirittura somiglianze inaspettate tra i due pianeti Nettuno e Urano. Hanno inoltre pubblicato il loro risultato sul Monthly Notice della Royal Astronomical Society mettendo alla luce la tonalità di blu verdastro caratteristica di entrambi i pianeti.
In un altro studio correlato, gli scienziati avevano scoperto che alcune macchie su Nettuno erano in realtà nuvole formate da ghiaccio e vapore. Inoltre l’analisi delle immagini ha gettato luce sul motivo per cui Urano cambia leggermente colore durante il suo ciclo di rivoluzione intorno al Sole. Durante i solstizi estivi e invernali, la superficie sembra più verde, mentre nel resto dell’orbita appare più blu.
La recente rielaborazione delle immagini della sonda Voyager 2 e gli studi condotti hanno portato alla luce sorprendenti dettagli sui pianeti giganti Nettuno e Urano. Tutto ciò offre una visione più dettagliata dei veri volti e continua ad evidenziare la bellezza mutevole e la complessità dei pianeti giganti del nostro sistema solare.