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Un’esplosione atomica può essere causata da una caramella?

Il Large Hadron Collider (LHC), noto come il gigante della fisica delle particelle, è una struttura straordinaria situata nel CERN, il Centro europeo per la ricerca nucleare, presso Ginevra, in Svizzera. La sua funzione principale è quella di accelerare particelle subatomiche, come protoni, a velocità prossime a quella della luce e farle collidere. In questo modo, gli scienziati hanno la possibilità di studiare le particelle elementari e di sondare i misteri dell’universo.

Un aneddoto interessante legato al LHC coinvolge un uomo che è stato colpito da un raggio di protoni all’interno di un acceleratore di particelle in miniatura creato dagli scienziati. Questo acceleratore era 54 milioni di volte più piccolo dell’originale e dimostra come anche le versioni ridotte di queste strutture possono comportare rischi insospettati. Proprio in relazione a ciò alcuni scienziati hanno immaginato uno scenario insolito. Cosa potrebbe accade se una caramella cadrebbe all’interno del LHC?

Una caramella può causare un’esplosione atomica

La prima domanda che potrebbe sorgere, in relazione a questa situazione ipotetica, è se questa situazione potrebbe provocare un disastro di proporzioni epiche. Un possibile esempio potrebbe essere un’esplosione simile a quella di una bomba atomica

. Per riuscire a capire se questo scenario catastrofico è davvero possibile, è importante comprendere che il LHC è progettato per manipolare particelle subatomiche e nuclei, non oggetti macroscopici come una caramella.

La caramella, sebbene ionizzata per interagire con i campi elettromagnetici del collider, è incredibilmente più massiccia di un protone. Con circa 500 trilioni di trilioni di volte la massa di un protone, la caramella raggiungerebbe una velocità massima di soli 6 centimetri all’ora. Un risultato notevolmente lento rispetto alle velocità delle particelle che normalmente circolano nel LHC. Dunque, nessun pericolo nucleare, anche se è ugualmente consigliabile non mangiare caramelle all’interno del Large Hadron Collider. Anche se non si correrebbe il pericolo di un’esplosione atomica ci sarebbero comunque risvolti problematici, senza contare che si tratterebbe di una grave violazione delle norme di sicurezza.

Questo esperimento mentale, sebbene improbabile nella realtà, offre uno sguardo affascinante nel mondo della fisica delle particelle. Rivela quanto siano diverse le leggi della fisica a livello subatomico, dove oggetti apparentemente comuni assumono comportamenti straordinari. Nel regno dell’infinitamente piccolo, la nostra percezione quotidiana viene completamente ribaltata.

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Pubblicato da
Margareth Galletta