La storia orbitale di Apophis e come le nuove informazioni hanno ridefinito il suo possibile impatto.
La storia orbitale di Apophis e come le nuove informazioni hanno ridefinito il suo possibile impatto.

Negli ultimi giorni, un’affascinante rappresentazione in 3D dell’asteroide celebre, 99942 Apophis, ha suscitato notevole interesse online, principalmente a causa della sua apparente prossimità alla Terra. Ma sorge la domanda: esiste davvero un rischio di impatto nel prossimo futuro? Approfondiamo i dettagli di questa vicenda che ha catturato l’attenzione pubblica.

 

L’incredibile prossimità e la visibilità a occhio nudo

L’animazione, condivisa su una pagina di Facebook, illustra la traiettoria di 99942 Apophis, culminante nel massimo avvicinamento previsto per il 23 aprile 2029. Da subito, è importante sottolineare che il rischio di un impatto con la Terra è praticamente inesistente, come confermato anche dalla NASA. Né questo avvicinamento né quello successivo nel 2036 porteranno a una collisione.

Nonostante la mancanza di pericolo diretto, l’avvicinamento previsto è comunque degno di nota. Apophis raggiungerà una distanza di circa 32.000 km dalla superficie terrestre, avvicinandosi più di alcuni satelliti in orbita. Questo significa che sarà visibile a occhio nudo per chi si trova nell’emisfero orientale.

Dopo l’ultimo “flyby” avvenuto nel 2021, gli astronomi hanno condotto un’analisi approfondita dell’orbita di questo asteroide, rafforzando le certezze sulle probabilità di impatto nel corso del presente secolo. In passato, le valutazioni suggerivano un rischio più elevato, ma tali preoccupazioni sono state dissipate.

 

99942 Apophis: cosa dice la NASA sull’imminente avvicinamento

“Un impatto nel 2068 è da escludere,” dichiara Davide Farnocchia della NASA, “e i nostri calcoli indicano che non ci saranno rischi simili per almeno i prossimi cento anni.”

Guardando la traiettoria prevista per il 2029 da un’altra prospettiva, come mostrato nel video in cima alla notizia, emerge un quadro rassicurante. L’agenzia spaziale approfitterà comunque dell’occasione per condurre ulteriori studi, utilizzando lo stesso veicolo che ha recentemente riportato i campioni dall’asteroide Bennu.

Questa vicenda sottolinea l’importanza della ricerca scientifica nel monitorare e comprendere gli oggetti celesti che attraversano la nostra vicinanza spaziale. Pur rassicurando il pubblico sul fronte della sicurezza, il continuo studio di asteroidi come Apophis contribuisce alla nostra conoscenza dell’universo e alla nostra capacità di prevedere e mitigare potenziali minacce cosmiche. La collaborazione tra astronomi e le agenzie spaziali dimostra il costante impegno nell’esplorare l’ignoto e garantire la sicurezza del nostro pianeta.

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